A Montemurlo si va a “Scuola di soccorso”. Oltre mille gli studenti coinvolti, dall’infanzia alle medie
Il Comune porta nelle classi dell’istituto comprensivo “Margherita Hack” e della paritaria “Ancelle del Sacro cuore” il progetto educativo delle Misericordie con percorsi tematici su primo soccorso e protezione civile
In caso di emergenza, come si chiamano i soccorsi e come si gestiscono le emozioni senza lasciarsi prendere dalla paura e dal panico? Queste sono solo alcune delle domande alle quali i formatori delle Misericordie di Oste e Montemurlo cercheranno di rispondere attraverso il progetto Asso, A scuola di Soccorso, che arriva nelle scuole di Montemurlo, dall’infanzia alle medie, e coinvolge gli studenti dell’istituto comprensivo “Margherita Hack” e della scuola paritaria “Ancelle del Sacro Cuore” per un totale di 47 classe.
«Con il progetto Asso prosegue la positiva collaborazione con le Misericordie di Oste e Montemurlo.- sottolinea l’assessore alla pubblica istruzione, Antonella Baiano – Oltre alla formazione sulla disostruzione pediatrica, che ha già coinvolto oltre 100 famiglie di bambini che frequentano i nidi e gli spazi gioco del territorio, ora i formatori delle Misericordie entrano in classe per trasmettere le principali competenze di primo soccorso, dalla gestione delle emozioni, all’allertamento dei soccorsi, fino alla pratica delle prime manovre salvavita. È importante essere consapevoli e preparati, solo così si può essere concretamente d’aiuto del prossimo nelle situazioni di difficoltà»
Circa un migliaio i bambini e i ragazzi coinvolti dai 3 ai 14 anni. Un percorso educativo, che partirà da lunedì 17 febbraio per concludersi a fine maggio, nel quale il Comune di Montemurlo crede con forza e che vede le Misericordie salire in cattedra per trasmettere ai più giovani, non solo le competenze di base di primo soccorso, ma anche l’attenzione ai bisogni e agli stati d’animo propri e degli altri.
«Si tratta di una vera e propria “Scuola di soccorso a 360 gradi”. – spiega il presidente della Misericordia di Montemurlo, Daniele Lombardi- Un percorso formativo, promosso dalla Federazione toscana delle Misericordie, che prevede nove protocolli diversi d’intervento a seconda della fascia di età degli studenti ai quali si rivolge. Si parte dai bambini dell’infanzia e della primaria, ai quali s’insegna innanzitutto a gestire la propria paura nei casi di emergenza ed essere in grado di chiamare i soccorsi. Tutto ciò si traduce, poi, con i ragazzi più grandi delle medie, in una capacità d’intervenire direttamente sulla persona che sta male con le manovre di primo soccorso»
.I percorsi adottano un linguaggio dedicato e studiato per il target, oltre a valorizzare la componente emotiva che caratterizza l’uomo in ogni contesto e situazione di vita, fin da piccoli. Alla scuola dell’infanzia, attraverso la lettura di una “storia in valigia”, i bambini avranno l’opportunità di riflettere sui potenziali pericoli presenti nei contesti quotidiani come la scuola e la casa, e di conoscere da vicino il sistema di allertamento dei soccorsi ( 112). I bambini impareranno a riconoscere e gestire le emozioni, in particolar modo la paura che entra in gioco quando ci troviamo a far fronte ad un momento critico come quello di emergenza. Alla primaria gli operatori stimoleranno i bambini a raccontarsi, attraverso la visione di un cartone animato “Inside out 1”, e valorizzeranno la paura come l’emozione che ci preserva dai pericoli dandoci lo stimolo per affrontare nuove situazioni con cautela e coraggio. I ragazzi delle medie, invece, avranno l’opportunità di conoscere e mettere in pratica le manovre di primo soccorso e il comportamento da adottare in caso di malori ed infortuni. Inoltre i ragazzi conosceranno il sistema di protezione civile comunale, che parte dal sindaco per arrivare ai cittadini e quindi anche a loro stessi. «Asso è un format che è operativo da otto anni ed ha già formato in Toscana oltre 110 mila ragazzi. Un’occasione preziosa anche per insegnare le misure di autoprotezione in materia di protezione civile, come ad esempio, i comportamenti da adottare in caso di alluvione o si sisma, che bisognerebbe che tutti conoscessero – conclude Alessandro Castagnoli, della Misericordia di Oste.
Gli studenti si confronteranno con simulazioni di situazioni di pericolo attraverso la proiezione di quattro video della fase acuta di un evento calamitoso e saranno sollecitati a raccontare le proprie emozioni circa situazioni che probabilmente hanno vissuto, come l’alluvione del novembre 2023. A tutti gli studenti sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Un progetto molto apprezzato dal sindaco Simone Calamai che ha ringraziato tutti i formatori-volontari delle Misericordie per il loro impegno nella formazione dei bambini e dei ragazzi:« Il primo soccorso e le misure di autoprotezione in materia di protezione civile rappresentano competenze trasversali che tutti dovrebbero possedere. – dice Calamai – A Montemurlo grazie al progetto Asso facciamo crescere nei nostri giovani la consapevolezza dell’importanza della preparazione per intervenire in situazioni di emergenza e poter far dunque la differenza nel portare un soccorso efficace»