A tu per tu con lo scrittore e poeta Andrea Ansevini
Intervista a cura di Tiziano Papagni
Andrea Ansevini è nato il 30 aprile 1979 ad Ancona, risiede a Polverigi con la moglie Adele, sua musa ispiratrice. Dopo aver conseguito il diploma di elettronico, lavora presso una ditta di citofonia e video citofonia. È appassionato da diversi anni di scrittura, musica e fotografia.
La sua passione per la scrittura nasce nel 1990. Da allora ha scritto oltre 2500 poesie, più di 280 racconti e pubblicato nove libri, di cui tre in self.
“Andrea, sappiamo che hai scritto ben nove libri, qual è stata la scintilla per averti fatto esordire?”
La scintilla è nata nel lontano 1990. Un pomeriggio, era il 21 marzo, avevo un pensiero nella testa e l’ho trascritto su foglio. È in quel momento che è nata la mia prima poesia.
“Il tuo primo libro è stato Poesia nel diario – 50 pensieri nel tempo. Sei anche un poeta, lo sei da quando?”
Lo sono sempre dal 1990, da quando quel giorno di marzo è nata la mia prima poesia.
“Il tuo secondo libro è un romanzo fantasy. Come mai questo salto? Hai voluto ampliare le tue scritture su più orizzonti, o non hai avuto più gli stimoli giusti per scrivere poesie?”
Avendo scritto per quasi venti anni solo poesie, canzoni a parte, mi sono detto di provare a scrivere un romanzo e ho voluto fare appunto questo salto.
Stimoli di scrivere poesie li ho ancora e infatti ogni giorno ne scrivo sempre un paio.
“Una domanda che per te può sembrare retorica: vai spesso in libreria?”
Certo, ci vado ogni settimana e ogni volta acquisto sempre un paio di libri.
“Hai partecipato a concorsi letterari? Quali?”
Ho partecipato a numerosissimi concorsi letterari, impossibile citarli tutti. Ti dico solo che di recente ho ricevuto il trofeo numero 154, quindi immaginate quanti concorsi possono essere.
“La porta misteriosa (2015) e Dietro la Porta (2021) hanno un filo conduttore?”
C’è anche “Oltre la porta” del 2017.
Premetto che sono tre romanzi conclusivi, quindi ognuno può essere anche letto singolarmente.
Il loro filo conduttore è l’evolversi delle situazioni che vive Michele Rovito, il protagonista principale. Nel primo è un ragazzo universitario, in “Oltre la porta” lo si ritrova sposato e padre di due gemelli, nel terzo “Dietro la porta” lo troviamo al 2025 ormai prossimo alla pensione.
“Andrea, nel tuo ultimo libro di cosa parli? Puoi dircelo brevemente?”
Nel mio ultimo libro “Morte nell’acciaieria” parlo di una mano che viene ritrovata all’interno di un’acciaieria. Il corpo non si trova e non si sa che fine ha fatto. Gli operai vedendo che manca all’appello il loro responsabile di produzione, ipotizzano che sia la sua. Dovrà intervenire la polizia a fare chiarezza e solo allora dopo aver interrogato i vari operai avrà tutto chiaro su cosa è accaduto realmente. Sarà un omicidio premeditato o un incidente sul lavoro?
“Non posso che non concludere con una domanda interessante. Ti piacerebbe scrivere canzoni? Ti prenderai una pausa o ci delizierai ancora di una tua opera?”
Le scrivo ancora e non ho intenzione di prendere nessuna pausa. Prossimamente uscirà un mio nuovo libro e sarà tratto da una storia vera.