Al cimitero di Rocca ricollocate alcune targhe commemorative di caduti in guerra e vittime del nazifascismo
Le targhe si trovavano in un chiesino dedicato ai caduti, abbattuto negli anni Sessanta del Novecento. Se le norme anti – Covid lo consentiranno, il prossimo 1 novembre si svolgerà la cerimonia di apposizione delle targhe recuperate
Se le norme di contenimento dell’epidemia da Coronavirus lo consentiranno, il prossimo 1 novembre al cimitero di Rocca si svolgerà la cerimonia di apposizione delle nove targhe di caduti montemurlesi nella Prima e Seconda Guerra Mondiale, rinvenute nei magazzini del cimitero comunale, insieme a quella di Tamare Meucci, giovane vita spezzata dall’odio nazi-fascista. Le lapidi in marmo sono state restaurate su iniziativa del Gruppo alpini di Montemurlo e saranno ricollocate dal Comune nei pressi del monumento commemorativo ai Caduti, che si trova all’interno del cimitero.
Le targhe fino agli anni Sessanta del Novecento erano collocate all’interno di un chiesino dedicato alla memoria dei caduti in guerra, che si trovava all’interno del camposanto e abbattuto probabilmente per ampliare lo spazio per le inumazioni all’interno del cimitero. Le nove lapidi, che saranno ricollocate su appositi supporti, sono quelle di Tamare Meucci, 19 anni, fucilato dai nazisti l’8 settembre 1944. Il ragazzo, pochi giorni prima della Liberazione, lasciò la propria abitazione nella fattoria di Popolesco per andare a controllare il bestiame che la famiglia aveva nascosto in un bosco sulle pendici del monte Javello. Lungo il tragitto venne però sorpreso in località “Cavallaie” da alcuni militari tedeschi, che, ritenendolo un partigiano o un fiancheggiatore, lo impiccarono. Saranno inoltre ricollocate le lapidi di Mario Marradi, vittima della guerra, morto a 33 anni, del caporale Francesco Meoni e dei soldati Oreste Belli, Quintilio Cozzi, Settimo Natali, Luigi Natali, Gino Guido Ammannati e Brunetto Aiazzi.
«Si tratta di un’iniziativa che si colloca nel più ampio lavoro di recupero della storia e della memoria del territorio, portato avanti dall’amministrazione comunale. – spiega il sindaco Simone Calamai– Ringrazio il Gruppo alpini per aver recuperato queste testimonianze della nostra storia, che ci danno modo di rendere omaggio alla memoria di questi nostri concittadini morti in guerra o comunque in circostanze tragiche». Il recupero delle targhe è stato curato da Mauro Baglioni del Gruppo alpini Montemurlo che ricordava la cappella che si trovava all’interno del cimitero e che custodiva la memoria dei montemurlesi morti in guerra.
Inoltre, in vista del 1 novembre, festa di Ognissanti, l’amministrazione comunale sta provvedendo al completamento degli interventi di manutenzione ordinaria per mantenere il decoro del cimitero. Durante l’estate il Comune ha realizzato i lavori di impermeabilizzazione di un muro a retta in cemento armato al cimitero comunale di Rocca. Si è trattato di un intervento molto importante che ha consentito di risolvere definitivamente i problemi di infiltrazione d’acqua che riguardano un blocco di loculi nella parte alta del cimitero .I lavori hanno interessato il quadro sei del cimitero, dove all’inizio del 2020 sono state effettuate le esumazioni, e hanno riguardato i loculi che si trovano nella parte sottostante. Per procedere il Comune ha dovuto sbancare una parte di terreno per poter poi procedere all’ impermeabilizzazione del muro in cemento armato che si trova tra le scale e il campo santo. I lavori hanno richiesto una spesa di 15 mila euro.