Alberi monumentali, a Montemurlo un qrcode ne racconta la storia anche ai non vedenti
Installati i cartelli che raccontano le caratteristiche botaniche delle piante. Una scritta in Braille guiderà le persona non vedente ad un link collegato ad un file audio che consentirà di ascoltare la storia di ciascun albero
Un nuovo modo per scoprire Montemurlo e le sue particolarità naturalistiche è rappresentato dagli alberi monumentali, ben 21 censiti su tutto il territorio. Per conoscere questi antichi giganti che dominano le zone più belle da diversi secoli, il Comune ha installato vicino ad ogni albero monumentale un cartello dove sono illustrate le principali caratteristiche botaniche della pianta, l’età stimata, l’altezza e altre curiosità legate alla storia dell’albero. Il cartello è accessibile anche dalle persone non vedenti. Una scritta in Braille guida la persona ad un link collegato ad un file audio che consente di ascoltare la storia di ciascun albero. Lo stesso link è accessibile tramite un Qrcode, presente sul cartello, che consente di collegarsi ad una pagina web dove sono raccolte curiosità e leggende sulla pianta. Ieri il sindaco Simone Calamai e l’assessore all’ambiente Alberto Vignoli hanno voluto far visita a due di questi alberi monumentali e hanno raggiunto la Casa del Sassonero sulla collina di Montemurlo, poco distante da Javello. Un antico casolare, immerso nella natura e circondato dai prati, dove si trovano due splendidi esemplari monumentali, la roverella di Sassonero, una imponente quercia alta 25 metri , con una circonferenza di 5 metri e un’età stimata di oltre 200 anni e un gelso di 170 anni, alto 10 metri, che in passato è stato colpito da un fulmine che ne ha danneggiato il tronco. « Montemurlo possiede uno straordinario patrimonio di alberi monumentali. Siamo il primo Comune in Toscana per numero di alberi monumentali censiti. Una grande ricchezza ma anche una grande responsabilità. Spetta a tutti noi amare e difendere questi giganti verdi che ci emozionano per la loro maestosità e bellezza- dicono il sindaco Calamai e l’assessore Vignoli – Invitiamo tutti ad andare alla scoperta degli alberi monumentali e, attraverso il qrcode accessibile con un semplice smartphone, a scoprirne la storia. La conoscenza è il primo passo per promuovere la tutela dei nostri alberi, che sono come grandi e buoni antenati che vigilano benevoli sul nostro territorio da secoli. Per questa ricchezza dobbiamo ringraziare anche i nostri progenitori che hanno curato e difeso lo sviluppo di queste piante».
A dicembre 2017 con un decreto del Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale in Italia è stato creato il primo elenco ufficiale degli alberi monumentali. Tra gli alberi storici censiti ci sono i grandi platani del parco di Villa Giamari, la “cipressa” di Pian di Scalino (Cicignano) e il cipresso di Bagnolo lungo la via Riva nei pressi del ponticino sul torrente Bagnolo, un filare di cipressi e un cerro a Casa Reticaia nei pressi del torrente Agna. La specie più rappresentata nell’elenco degli alberi monumentale è il leccio (Quercus ilex), seguito dal Cupressus sempervirens. L’elenco degli alberi monumentali di Montemurlo è frutto di un lavoro congiunto condotto dall’ufficio aree protette del Comune nel 2015 con l’aiuto delle associazioni del territorio e dei cittadini, che hanno segnalato alberi e filari degni di essere protetti.