Alfredo Gallorini è il secondo morto per Coronavirus di Montemurlo
Aveva 81 anni ed era ricoverato all’ospedale Santo Stefano. Gallorini, persona cordiale e ben voluta da tutti, era stato dipendente comunale: guidava il camion della nettezza urbana
Se ne va un altro montemurlese ucciso dal Coronavirus. Si tratta di Alfredo Gallorini, 81 anni, ricoverato già da qualche giorno all’ospedale Santo Stefano di Prato in gravi condizioni. Così oggi Montemurlo piange sua seconda vittima del Covid-19, dopo Angelo Grazzini, 58 anni, morto il 20 marzo scorso. Gallorini viveva in via Fratelli Cervi, in pieno centro a Montemurlo, insieme al fratello e alla cognata, non era infatti sposato. Originario di Castiglione Fiorentino si era trasferito a Montemurlo insieme alla famiglia negli anni Sessanta, alla ricerca, come moltissimi altri, di lavoro e di una vita migliore. Per tanti anni Alfredo Gallorini aveva lavorato per il Comune di Montemurlo, guidava il camion della nettezza urbana ed era un uomo pacato, cordiale, amico di tutti e da tutti ben voluto. Gallorini era stato anche un volontario e si era impegnato nelle attività del Circolo Arci “Tamare Meucci” di piazza della Libertà a Montemurlo. Il sindaco Simone Calamai ha voluto esprimere il suo cordoglio alla famiglia:« Ho appreso della scomparsa di Alfredo con profondo dolore e mi stringo alla famiglia in un grande abbraccio pieno d’affetto. Purtroppo questo terribile virus porta via un altro nostro concittadino, una brava persona, amata da tutti per la sua pacatezza e bontà. Tra l’altro Alfredo era stato anche un dipendente del Comune e i suoi colleghi d’allora lo ricordano con parole di grande stima e affetto, a testimonianza del suo valore. Ci mancherà e ci fa male sapere che il Coronavirus ha colpito ancora così duramente la nostra comunità. Raccomando a tutti di non abbassare la guardia e di stare in casa. Questa battaglia si può vincere solo insieme». Alfredo Gallorini, tra l’altro, era lo zio dei fratelli Andrea e Giacomo Sarti, titolari della storica pasticceria Sarti di via Montalese (la madre Santina era la sorella di Alfredo) che lo ricordano con profondo affetto insieme a tutti gli altri parenti.