PARLARE DI AMICIZIA È UNA COSA SERIA

Vaffa…” era il nostro saluto più o meno. Era la frase che da piccoli facevamo comparire su qualunque muro che andavamo a imbrattare. Io e Sergio eravamo amici inseparabili. Fin da quando eravamo molto piccoli non c’era niente e nessuno che ci dividesse. Per questa ragione, un po’ più da grandi, siamo stati oggetto di prese in giro da parte di conoscenti e di amici; e una volta per questa ragione Sergio si è pure preso due cazzotti in pieno viso per difendermi.

Avevamo 16-17 anni quando ancora ci divertivamo ad andare a suonare i campanelli di notte. Il nostro primo divertimento era il pallone. Giocavamo nella stessa squadra locale e ce la cavavamo abbastanza bene entrambi. In sella ai nostri motorini passavamo da una compagnia all’altra, bastava che nel gruppo ci fosse stata una ragazza che piacesse a uno di noi.

Scrivo con rammarico queste cose perché sono passati tantissimi anni, e sono ricordi che continuo a portarmi dentro con piacere e nostalgia. Ricordo con sorriso amaro la volta in cui ci portarono in caserma a seguito di una rissa per strada che fummo proprio noi a provocare e che vennero i nostri padri a riprenderci in quanto minorenni e mi costò quasi un mese di “arresti domiciliari” come punizione. Che inferno, il tempo non passavano mai. Cacchiate da adolescenti.

Terminate le superiori io trovai impiego quasi subito in un’azienda di trasporti, dove ancora adesso lavoro, mentre Sergio preferì continuare gli studi. Nello studio lui era più centrato di me e la matematica era davvero il suo punto forte. Quante volte ho dovuto ricopiare i suoi compiti e farmeli spiegare.

Al termine dell’università anche Sergio non tardò a trovare un impiego, anche perché suo fratello gli aveva un po’ aperto la strada.

Mi ero fidanzato con Claudia, una ragazza conosciuta a scuola alle medie, della quale mi ero già da allora innamorato per la sua bellezza e per i suoi modi gentili e affabili con chiunque. Una ragazza ben educata già a quell’età.

Il destino ha voluto che io e Claudia ci rincontrassimo in una nuova compagnia su cui Sergio ed io prendemmo dimora. In verità questa Claudia era stata un desiderio anche di Sergio quando andavamo alle medie, scherzando fra di noi ce la litigavamo spesso. Era il nostro premio scommesse, o il palio della sfide. Un premio che il vincitore si aggiudicava solo virtualmente.

Quando la portai a far conoscere ai miei genitori rimasero anche loro affascinati da lei. Si fece ben volere subito da tutti i miei parenti.

Sergio nel mentre aveva portato a far conoscere ai suoi Simonetta, anche lei una ragazza molto carina, dal “sorriso d’oro” che era pure il soprannome che le avevo messo. Tifosa accanita del Milan era oggetto delle mie prese in giro quando era il momento ed io delle sue essendo io di tutt’altra pasta, calcisticamente parlando.

Sergio l’aveva conosciuta sul posto di lavoro e fra noi e Simonetta ci correvano 4 anni di differenza, lei era più grande di noi.

Da amici inseparabili come eravamo, facemmo diventare amiche inseparabili pure Claudia e Simonetta. Uscivamo quasi sempre tutti e 4 insieme, e spesse volte, dopo averle riportate a casa, io e Sergio prolungavamo insieme l’orario del rientro. Ecco che però una sera di queste capitò una cosa che continuo ancora a chiedermi se sia stata o no la ragione di tutto.

Avevamo appena accompagnato le nostre fidanzate a casa e ci eravamo dati appuntamento allo stesso posto, ovvero sotto casa di chi non avrebbe preso la macchina.  Si prese la mia macchina e si partì.

Lungo la strada trovammo una macchina ferma e 3 ragazze disperate al suo cospetto che ci fecero segno di fermarci. Come audaci “dongiovanni” non ce lo facemmo dire 2 volte, ci si fermò e ci si mise subito in loro aiuto.

Il problema, però, non fummo in grado di risolverlo, ma in compenso si fu utili per riportarle a casa. Prima scese una di loro, poi toccò a Sergio, dunque la seconda ragazza e infine proprio la ragazza che aveva subito chiesto a Sergio di farla montare davanti, come se tutto fosse stato programmato in anticipo.

Non ci voleva molto a capire che le interessavo, e in certo senso anche lei rientrava nei miei interessi, sì, nei miei interessi solo per un’avventura. Onestamente credevo che la cosa fosse fatta, però non andò come avevo sperato. Lei si fece riportare a casa e, capite le mie intenzioni, mi lasciò il suo numero di casa, e mi disse che con il tempo si sarebbe potuto fare tutto.

Ma quale tempo, io e Claudia eravamo già in trattative per comprare un appartamento, sposarci e andarci a vivere insieme. E proprio quei progetti, ci avevano allontanati un po’ dagli altri due. Non so, Claudia e Simonetta avevano avuto comunque maggiori possibilità di ritrovarsi piuttosto che io e Sergio. E poi, a Sergio, da quella sera, lo vedevo sempre più distante. Mi chiedevo cosa mai gli fosse successo o gli avessi fatto.

Claudia ed io fissammo la data delle nozze: 6 settembre. Quando andai a casa di Sergio per portargli l’invito i suoi genitori mi dissero che non c’era. Un dubbio che mi resterà per sempre, perché la sua auto era parcheggiata fuori, giù di sotto.

Pochi giorni dopo seppi da Claudia che Sergio si era lasciato da Simonetta, ero certo che glielo avesse detto lei. Non era stata lei a riferirle la notizia, ma lui, Sergio in persona.

Sergio e Claudia era già da qualche tempo che si frequentavano di nascosto. Fu Sorriso d’oro a dirmelo quando per caso una mattina la incontrai. Mi disse subito che non sarebbe stata per lei una cosa semplice da dirmi e che avrebbe rischiato che io la giudicassi per una che semina zizzania e che avrei potuto troncare con lei l’amicizia.

Mi disse che aveva lasciato Sergio perché aveva scoperto le tenerezze che c’erano fra Claudia e il suo ragazzo. Li aveva scoperti da soli in casa di lui, quando senza avvertire Sergio piombò all’improvviso a casa sua. E chissà da quanto tempo, nella realtà dei fatti, i 2 si vedevano di nascosto.

Dai discorsi di Simonetta dedussi che “l’amico Sergio” aveva detto a Claudia di quella sera che riportai a casa la ragazza, e mi chiedo se quella può essere stata la ragione del loro avvicinamento oppure se la cosa era iniziata già da prima, oppure se quella è stata un’ottima scusa affinché Sergio convincesse Claudia in certe cose.

In ogni modo, la notizia fece crollare il mondo addosso a me, ai miei genitori e anche a tutti i miei parenti che conoscevano Claudia.

Sergio non l’ho più rivisto e non so più nulla di lui, per quanto mi riguarda potrebbe essere anche morto e il Vaffa… è quello che si merita da parte mia. Claudia ha un’attività con sua madre, si era sposata, aveva avuto 2 figli e poi si è separata. Anche Simonetta non so che fine abbia fatto, mi piacerebbe rivedere il suo sorriso d’oro. Io sono single, non ho voluto più saperne di mettere su famiglia, ma non nascondo che mi piacerebbe rivedere Simonetta e sperare che fosse da sola anche lei; chissà se da cosa possa nascere cosa…