Anche il Comune di Montemurlo si oppone all’intitolazione della Fondazione Zini contro la violenza sulle donne
Il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno per dire no alla denominazione di una Fondazione con il nome di una persona che si è macchiata di un vergognoso delitto
Il Comune di Montemurlo dice no a una Fondazione contro la violenza sulle donne intitolata a Federico Zini, l’assassino di Elisa Amato, la ragazza di Prato uccisa dall’ex fidanzato lo scorso 26 maggio. Nel corso dell’ultima seduta il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno, presentato dalla capogruppo del Pd, Valentina Vespi, che esprime la contrarietà all’intitolazione di una Fondazione con il nome di Federico Zini; il documento è stato approvato con i voti del Pd, astenuti Forza Italia, Fratelli d’Italia e Movimento Cinque Stelle. « Intitolare una Fondazione, che si propone di aiutare i bambini e di lottare contro la violenza sulle donne, ad una persona che si è macchiata di questo orribile delitto, ci sembra quantomeno diseducativo e irrispettoso verso la famiglia di Elisa Amato.- commenta la presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Montemurlo, Chiara Steri – Non è nostra intenzione entrare nel merito degli obbiettivi della Fondazione, che di per sé sono rispettabili, né tanto meno giudicare il dolore di una famiglia che ha perso un figlio. Ciò che contestiamo è la denominazione della Fondazione a Federico Zini, l’assassino di Elisa. Il compito di una pubblica amministrazione è fare in modo che episodi del genere non accadano mai più e quindi non possiamo dare messaggi contrastanti ». A Montemurlo, oramai da diversi anni esiste uno sportello del centro antiviolenza La Nara, che ogni anno segue e fornisce supporto ad una ventina di donne, vittime di soprusi e abusi familiari. Inoltre il Comune di Montemurlo è da tempo impegnato in iniziative di sensibilizzazione verso il problema della violenza di genere con progetti di formazione che hanno interessato le scuole del territorio.