Approvato in consiglio comunale il debito fuori bilancio relativo alla decennale vicenda di Cava Volpaie
Si tratta di 172 mila euro frutto del ricalcolo degli interessi dell’occupazione dell’area della Cava Volpaie da parte del Comune dal 1980 anziché dal 1996
Nel corso dell’ultimo consiglio comunale è stata approvata – con i voti favorevoli del Pd, contrari Movimento Cinque Stelle, Fratelli d’Italia, Forza Italia –la delibera per il riconoscimento del debito fuori bilancio di 172 mila euro, relativo alla sentenza del Tar della Toscana sulla decennale vicenda della discarica a Cava Volpaie. Si avvia così a conclusione la storia, che affonda le radici nel lontano 1978, relativa all‘utilizzo da parte del Comune della Cava come discarica per i rifiuti urbani. Il debito fuori bilancio, approvato nel corso dell’ultimo consiglio comunale – sulla base del ricorso presentato dalla proprietà- è dovuto al ricalcolo degli interessi per l’occupazione di Cava Volpaie dal Comune dal 1980 anziché dal 1996, inizio della causa.
La storia è molto complessa. La causa legale parte nel 1996 e la prima sentenza è del 2008, quando il Tribunale di Prato dà ragione alla proprietà e condanna il Comune a pagare 1,8 milioni di euro per l’utilizzo dell’area come discarica. Il Comune decide allora di resistere in giudizio e fa ricorso sia alle sentenza che all’atto di pignoramento. Nel 2013, a seguito del giudizio emesso dalla Corte d’appello di Firenze, il Comune si vede riconosciuto il ricalcolo del somma dovuta, ottenendo una riduzione della spesa di circa 800 mila euro. Alla fine della vicenda il Comune, tra il valore dell’esproprio dell’area e per il danno ambientale, ha pagato circa 1 milione di euro, a fronte della richiesta iniziale di 1,8 milione di euro.
« Aspettiamo la sentenza della Cassazione e speriamo di mettere fine di una vicenda annosa che va avanti dal 1996 e che questa amministrazione, suo malgrado, si è trovata a gestire», commenta il sindaco Mauro Lorenzini. -« L’amministrazione comunale, attualmente proprietaria dell’area, nel corso del tempo ha risanato tutta la Cava Volpaie, attraverso ingenti investimenti (9 miliardi circa delle vecchie lire), parte di questi ottenuti grazie ad unfinanziamento nell’Unione europea. Attualmente Cava Volpaie è un’oasi della biodiversità ed è gestita attraverso la convenzione con l’associazione naturalistica Naturaloasis».
La bonifica e l’attento lavoro di tutela del paesaggio e del territorio portato avanti dall’amministrazione comunale,infatti, ha restituito alla natura un luogo suggestivo, che oggi ospita numerose specie animali, alcune delle quali molto rare.
È il caso della ghiandaia marina, un uccello a rischio estinzione, difficile da vedere in Italia, scovato a Cava Volpaia dai fotografi-ricercatori dell’associazione Natural Oasis e Natural Foto, Francesco Bacci e Enrico Lunghi, che delle foto naturalistiche hanno fatto la loro attività. Ma a Cava Volpaie ci sono tantissimi altri animali dalle martore, ai lupi, volpi e tantissimi rapaci.