Arrestato pregiudicato pratese, autore di truffe dello specchietto.
Quasi la medesima tecnica: incolpare il malcapitato di avere recato danno alla carrozzeria della propria auto. E gli episodi sono andati avanti nei mesi compresi fra febbraio e agosto nella provincia di Pistoia. E ieri, 7 novembre 2018, l’autore delle truffe, un 65enne pregiudicato della provincia di Prato, è stato fermato dai carabinieri che hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per minaccia, danneggiamento e truffa continuata, emessa dal Gip del Tribunale di Pistoia, Patrizia Martucci.
Il primo episodio che è stato denunciato riguarda un 57enne di Monsummano, incolpato dal truffatore di avergli procurato la rottura dello specchietto dalla parte della guida. Il sinistro sarebbe avvenuto a Montale, in via IV novembre. A quanto contestato dall’imbroglione, la Hyundai della vittima gli avrebbe toccato e rovinato lo specchietto retrovisore sinistro. Il 57enne, però, non si è fatto trarre in inganno e alla minaccia di chiamare i carabinieri il farabutto si è dato alla fuga, non prima di aver rigato il cofano della Hyundai con un oggetto appuntito.
Sempre a Montale, poi, in via Tobagi, nel mese di marzo, lo stesso avrebbe scagliato un oggetto contundente conto la fiancata di una Ford Fiesta nel tentativo di costringere, chi si trovava alla guida della vettura, a fermarsi. Ma alla guida della Fiesta vi era una donna di 61 anni che, o perché impaurita, o perché aveva fiutato la truffa, ha proseguito dritto fino casa propria, dopodiché ha esposto denuncia al 112.
Un terzo episodio si è verificato in agosto ad Agliana, in via Galilei, e la vittima è stata un 64enne di Lamporecchio che gli ha sborsato la somma di 100 euro per chiudere su due piedi il caso. Il furfante in quel caso aveva mostrato al lamporecchiano un danno, chiaramente simulato, alla carrozzeria della propria auto. In ogni modo anche in questo caso il truffato ha esposto denuncia.
Dunque ieri, l’esecutore seriale di “truffe dello specchietto“, è stato arrestato dopo che i carabinieri della compagnia di Pistoia, assistiti dai colleghi della compagnia di Prato, si sono messi nelle sue tracce, a seguito della formalizzazione del provvedimento avvenuta negli uffici del comando provinciale di Prato di via Picasso. all’imputato è stato applicato anche il braccialetto elettronico e condotto presso la propria abitazione.