Arriva a Prato la maratona benefica contro la Sla: 24 ore di nuoto alla piscina di Mezzana
Una maratona benefica non competitiva di nuoto per raccogliere fondi da destinare all’erogazione di servizi in favore dei malati di Sla e dei loro familiari. Si terrà per la prima volta anche a Prato, in contemporanea con Firenze, l’ormai tradizionale iniziativa ‘Una vasca per Aisla Firenze’. L’associazione fiorentina, grazie al supporto del Centro Giovanile di Formazione Sportiva e del Csi Nuoto Master Prato, è riuscita ad ampliare il raggio della manifestazione benefica, che quest’anno si terrà sia alla piscina di San Marcellino a Firenze che a quella di Mezzana a Prato.
L’appuntamento è dalle 13 di sabato 13 novembre alle 13 di domenica 14 novembre. Ventiquattro ore consecutive in cui in vasca si alterneranno centinaia di persone per raccogliere fondi a scopo benefico. A fronte di una donazione minima di 10 euro ogni nuotatore avrà libero accesso alla piscina, ricevendo in regalo una cuffia ricordo e alcuni gadget. Non sarà necessario fare chilometri in vasca, bensì basterà fare anche solo venticinque metri simbolici. Si potrà nuotare con maschera, occhialini, boccaglio, braccioli o pinne. Insomma, basta partecipare. E chi sarà impossibilitato a nuotare potrà passare lo stesso dalla piscina per contribuire alla raccolta fondi.
A Csi Nuoto Master Prato spetterà la gestione della vasca, facendo in modo che per l’arco delle 24 ore della maratona non competitiva ci sia sempre qualcuno a nuotare. Il Cgfs, invece, oltre a contribuire sul fronte organizzativo, metterà gratuitamente a disposizione dell’iniziativa la piscina di Mezzana. Per i nuotatori, per recuperare le forze, durante la notte ci sarà la possibilità di fermarsi al bar per una tradizionale spaghettata, mentre al mattino presto ci sarà la colazione offerta dalla pasticceria Nanni. La Misericordia di Galciana, invece, effettuerà il servizio di assistenza per tutta la durata della maratona di nuoto.
“È un segnale di ripartenza, che acquista ancora più valore perché faremo beneficenza – commentano il presidente del Cgfs Gabriele Grifasi e il direttore generale Mirko Bassi -. Con questa iniziativa diamo la possibilità ai partecipanti di stare insieme e al contempo di raccogliere fondi per un’associazione che aiuta tante persone. Noi come Cgfs mettiamo a disposizione le nostre forze e ci auguriamo che la risposta della città sia positiva e numerosa come sempre”.
Per iscriversi basterà presentarsi direttamente all’ingresso della piscina di Mezzana muniti di green pass. In caso di squadre o gruppi è consigliabile contattare l’organizzazione per individuare l’orario più adatto per scendere in vasca (i numeri sono Claudio 349/4675566 oppure Lorenzo al 338/7739937). Lo spirito è assolutamente non competitivo: vincerà chi parteciperà e aiuterà Aisla.
“Abbiamo vissuto in prima persona il supporto fondamentale garantito da Aisla a un nostro caro amico e quindi sappiamo quanto sia importante il ruolo che svolge l’associazione per i malati di Sla e per le loro famiglie – spiegano dal Csi Nuoto Master Prato -. Per questo, oltre a partecipare alle precedenti edizioni della manifestazione, abbiamo anche cercato di portarla Prato. E grazie al contributo fondamentale del Cgfs, che ci ha messo a disposizione la piscina di Mezzana, siamo riusciti a trasformare il nostro desiderio in realtà”.
L’iniziativa ha il patrocinio della Regione Toscana, del Comune di Prato, di quello di Firenze, e della Città Metropolitana di Firenze. “Siamo particolarmente felici perché la manifestazione arriva a conclusione di un anno ancor più difficile del 2020. La richiesta di sostegno e di servizi da parte dei nostri assistiti, infatti, è molto aumentata – commenta Barbara Gonella, presidente di Aisla Firenze –. Sono cresciute le richieste di sedute di fisioterapia domiciliare, idrokinesiterapia, sostegno psicologico e consulenze telefoniche. Di pari passo invece gli eventi di raccolta fondi sono ripartiti soltanto da fine giugno, per questo ci auguriamo che ci sia un’ampia adesione alla maratona benefica sia a Prato che a Firenze”.