Attesi artisti internazionali a SOTTOVOCE – Contemporary Art & Design exhibition curata da Marco Amore
“Stiamo facendo una rivoluzione, ma attenzione, diciamolo sottovoce, potrebbero sentirci.”
È da questa citazione di Bruno Munari, figura eclettica tra i protagonisti della cultura visiva del Novecento, che prende il titolo la mostra SOTTOVOCE – Contemporary Art & Design exhibition.
Come per l’artista milanese, a sua volta anche designer e scrittore, l’evento mette in connessione alcuni dei protagonisti del panorama internazionale in molteplici discipline creative, spaziando dall’architettura & design al fumetto, dall’arte contemporanea alla ceramica. L’inaugurazione della mostra, organizzata da Pedicini Art & Design in collaborazione con la Coop Altre Voci e patrocinata da Fondazione Plart e ADI Design, è prevista per il giorno 17 dicembre, dalle ore 18.30 alle 20.30, presso lo show room Pedicini Arredamenti, in via Nenni 42, a Benevento, e sarà preceduta da una conferenza stampa con i partner dove verrà affrontato il tema dell’arte come elemento di sviluppo industriale e territoriale.
“Il progetto intende stimolare il dibattito sull’importanza della produzione artistica contemporanea in rapporto alla sua funzione ornamentale, focalizzando l’attenzione sulla dimensione del consumo contemplativo propria dei fenomeni estetici”, spiega il curatore della mostra, Marco Amore. “A questo scopo, l’opera viene sottoposta a una provocatoria decontestualizzazione che la vede dialogare con l’ambiente di destinazione domestico e confondersi tra complementi d’arredo industriali e oggettistica di decorazione moderna, abdicando, almeno apparentemente, a ogni valenza ideologico-culturale.”
Tra gli artisti presenti in mostra, lo Studio TA.R.I – Architects (archt. Claudia Ricciardi e Marco Tanzilli), con sede a Roma, recentemente selezionato tra i dieci migliori studi italiani under 36 (da NIB-NewItalianBlood organization) e vincitore del premio “Europe 40under40” per i migliori giovani architetti emergenti under 40 in Europa, che interverrà con un’installazione site-specific incentrata sull’evoluzione dei caratteri tipologici e funzionali della cucina all’interno dello spazio domestico; lo Studio Martinelli-Venezia (archt. Carolina Martinelli e Vittorio Venezia), con sede a Milano e Palermo, che collabora con famosi brand italiani e internazionali e il cui lavoro è stato esposto in mostre come Manifesta Palermo 2018 e Porto Design Biennale 2019, nonché in gallerie e musei come il Musée du Louvre di Parigi, il MAXXI di Roma, il Triennale Design Museum di Milano e The Aram Gallery di Londra; il fumettista e curatore editoriale di Dylan Dog Roberto Recchioni, reduce dall’anteprima al Lucca Comics & Games 2022 della serie horror ‘Carne Fredda’, di cui è il regista, che espone un lavoro site-specific realizzato partendo da uno studio su Rothko e rivisitando una splendida cassettiera DR•ØNE dell’azienda De Rosso Mobili, atelier creativo di Farra di Soligo (TV); l’illustratrice e colorista Barbara Baldi, che ha lavorato per diverse case editrici, tra le quali Pixar, Disney e Marvel, oltre che per il cinema, dove ha collaborato con la Rainbow CGI, il più grande studio europeo nella produzione di film di animazione 3D. Per l’occasione, l’autrice esporrà alcune tavole tratte dai suoi capolavori ‘Ada’ e ‘Lucenera’, con uno stile che spazia dai preraffaelliti ai macchiaioli e qualche rimando ai grandi del Novecento come Schiele, Klimt e Lautrec; il collettivo Parasite 2.0 (Eugenio Cosentino, Stefano Colombo e Luca Marullo), con sede a Milano e Londra, fondato nel 2010 come unità di ricerca indipendente che indaga lo stato degli habitat umani, agendo all’interno di un ibrido di architettura, design e scenografia e realizzando progetti e allestimenti per istituzioni pubbliche e private tra cui La Biennale di Venezia, Escuela Técnica Superior de Arquitectura de la Coruña, La Fabbrica del Vapore, Missoni e Anuala Timisoreana de Arhitectura; gli artisti contemporanei Gianni Lucchesi, che ha partecipato a numerose mostre ed eventi di rilievo sia nazionale che internazionale (si ricordano la Biennale di Casablanca del 2014 e le quattro edizioni del Museo della Follia curato da V. Sgarbi tra il 2016 al 2019), e Luigi Auriemma, anche lui con un lavoro site-specific modulato sul tema del “ri_tratto”, tanto caro all’artista partenopeo; il collagista belga Luc Fierens, attivo a partire dagli anni Ottanta nelle pratiche della Mail Art, Fluxus e della Poesia Visiva; l’artista ungherese Orsì Horvat, con un intervento site-specific a parete che tenta di espandere lo spazio del dipinto al di fuori dei suoi limiti, affrontando il tema dell’indefinibilità e dell’incertezza; Vele Studio (arch. Giuseppe Vele), sempre con un intervento site-specific basato sulla costruzione di modelli tridimensionali atti a simulare paesaggi naturali-artificiali per stimolare la riflessione sul rapporto tra innovazione edilizia e sostenibilità; e, ancora, Gianluca Capozzi, le cui opere riflettono allo stesso tempo sull’interdipendenza e l’impermanenza, con figure come fantasmi che abitano un unico instante; Daniela Conte, il cui lavoro si interroga sulle modalità di rappresentazione e sul significato iconico-simbolico delle immagini; Jacopo Dimastrogiovanni, tra i finalisti dell’Arte Laguna Prize 21-22; Pina Della Rossa, che spazia dalla fotografia alla pittura, dalla scultura all’incisione; Angelo Maisto, raffinato acquerellista e abile bricoleur con all’attivo esposizioni personali e collettive in spazi prestigiosi come il Museo della Città di Rimini per la Biennale del Disegno e la Fabbrica del Vapore di Milano per Milano Scultura, da anni impegnato nella creazione di ciò che dal critico d’arte Valerio Dehò è stato battezzato CODEX MAISTI; Franco Nuti, la cui ricerca estetica, incentrata sui temi della memoria e del vissuto, unisce installazione e riflessione gestuale in opere capaci di esprimere, come ha ricordato Barbara Tosi, la “segretezza” del processo artistico; Eleonora Picariello, la cui ricerca artistica verte sull’elemento “liquido”, inteso come profondo valore simbolico e ancestrale, metafora di purificazione, vita, morte, rinascita; Marco Victor Romano, che nel 2016 ha collaborato con Sky 3D e Magnitudo, realizzando 9 dipinti utilizzati per la ricostruzione in 3D della cappella Sistina come poteva apparire nel 1519 nel film ‘Raffaello: Il principe’ delle arti e la cui eterogeneità l’ha indotto a focalizzare la propria analisi sull’interazione con lo spazio e lo spettatore, generando una speculazione filosofica proficua in costante confronto con il mondo, la scienza e il pensiero moderno; infine, Angelica Tulimiero, artista ed esperta di ceramica le cui opere – vasi, pannelli e sculture – sono esposte in tutta Europa, dall’Italia alla Gran Bretagna, Germania, Spagna, Francia, Svizzera, fino alla Slovacchia e all’Ungheria.
L’evento sarà accompagnato da musica dal vivo e da un brindisi inaugurale offerto dalle Cantine Iannella, importante punto di riferimento nel panorama vitivinicolo di Torrecuso (BN).