Barbero, Zoja e Valerii alla XXI edizione del Festival della Mente di Sarzana: riflessioni sullo spirito e sulla storia degli italiani
Lo spirito e la storia degli italiani saranno al centro di alcune riflessioni al Festival della Mente di Sarzana, promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana, e diretto da Benedetta Marietti, che si terrà da venerdì 30 agosto a domenica 1 settembre.
Tema di quest’anno è la gratitudine. Lo storico Alessandro Barbero, che non fa mancare la sua presenza al festival, propone una lezione dal titolo Il delitto Matteotti o dell’ingratitudine in piazza Matteotti sabato 31 agosto alle 21.15 e domenica 1 settembre alle 10. L’evento di domenica sarà trasmesso anche in streaming. Barbero approfondisce una delle pagine più drammatiche del Novecento italiano: la tragica vicenda dell’uccisione di Giacomo Matteotti, che offre uno squarcio scandaloso e farsesco sui retroscena del regime di Mussolini: un intreccio di minacce e accuse reciproche, tra il Duce e i suoi fedeli collaboratori, che la dice lunga sulla statura morale dei protagonisti della “rivoluzione” fascista.
Alessandro Barbero, storico e scrittore, è professore ordinario di Storia medievale presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale e Vercelli. Collabora alle trasmissioni Passato e presente e a.C.d.C. in onda su Rai Storia. Dal 2023 è il protagonista del programma In viaggio con Barbero, su LA7. Nello stesso anno ha avviato per Chora Media Chiedilo a Barbero, un podcast in cui risponde a domande sulla storia che vengono inviate dagli ascoltatori. Tra le sue pubblicazioni: Le parole del papa (2016), Caporetto (2017), Dante (2020), All’arme! All’arme. I priori fanno carne (2023), usciti per Laterza; Gli occhi di Venezia (2011) e Le Ateniesi (2015), usciti per Mondadori;
Costantino il vincitore (Salerno, 2016); Il divano di Istanbul (2011), Alabama (2021), Poeta al comando (2022) e Brick for stone (2023), usciti per Sellerio.
Sulla mentalità degli italiani si confrontano sabato 31 agosto alle ore 10.15, in piazza Matteotti, anche il filosofo e direttore generale del Censis Massimiliano Valerii e lo psicoanalista e sociologo Luigi Zoja nell’incontro L’Italia. Splendori e declino; emozioni e numeri. Tra storia e arte, economia e politica, costumi e psicologia di massa esploreranno l’attuale immaginario collettivo da punti di vista diversi e complementari. La storia dell’Italia moderna è fondata su ingratitudine e tradimento, grandiosità e piccinerie, elementi che fanno passare in secondo piano la sua grandezza. Contribuiscono a questo racconto i patrioti risorgimentali, infedeli ai sovrani per fedeltà all’ideale unitario, e le giravolte nelle alleanze internazionali durante i conflitti mondiali. Il carattere degli italiani – l’identità di un popolo – si costruisce attraverso grandi narrazioni, con il rischio che queste diventino una trappola, quando smentite dalla realtà.
Massimiliano Valerii direttore generale del Censis cura l’annuale Rapporto sulla situazione sociale del Paese, pubblicato a partire dal 1967. È docente di Media, società, istituzioni nel corso di laurea magistrale in Editoria e scrittura alla Sapienza Università di Roma. È autore dei saggi La notte di un’epoca (2019), Il contagio del desiderio (2020) e Le ciliegie di Hegel (2022), pubblicati da Ponte alle Grazie.
Luigi Zoja è psicoanalista e sociologo. Già presidente dell’International Association for Analytical Psychology, ha insegnato presso il C.G. Jung Institut di Zurigo e all’Università dell’Insubria. Ha pubblicato libri e articoli in quattordici lingue, tra cui, per Einaudi Vedere il vero e il falso (2018); per Bollati Boringhieri Il gesto di Ettore (2000), Paranoia (2011), Psiche (2015), Narrare l’Italia (2024).