Capp Plast ottiene la certificazione Plastica Seconda Vita. Negli imballaggi flessibili del settore food si potrà usare plastica rigenerata

Ad accertare gli standard qualitativi di produzione dell’azienda di Prato, leader europea in produzione e rigenerazione di imballaggi flessibili, contenitori e flaconi, è stato l’Istituto per la promozione delle plastiche da riciclo. Baldi: “I nostri imballaggi potranno venire a contatto con gli alimenti”
Dopo essere stata la prima azienda in Italia a essere conforme al regolamento europeo 1616, cioè quello che consente di utilizzare plastica riciclata nella realizzazione di grandi contenitori (come le casse) e di materiali flessibili (le classiche buste ad esempio) da utilizzare a contatto con generi ortofrutticoli, Capp Plast adesso ottiene anche la certificazione Plastica Seconda Vita. Si tratta di un’etichetta ecologica per materiali e prodotti in plastica riciclata, ideata e certificata dall’Istituto per la promozione delle plastiche da riciclo, con la missione di “promuovere e comunicare il contenuto di riciclato, per mettere in risalto il potenziale delle materie plastiche nella concretizzazione dell’economia circolare”.
Capp Plast, azienda leader su scala europea in produzione e rigenerazione di imballaggi flessibili, contenitori e flaconi, attiva dal 1960 a Prato e con varie sedi operative in Italia e in Europa, ha ottenuto la certificazione per i settori ‘food’ e ‘mixeco’. Nel dettaglio parliamo dei ‘film’, cioè degli imballaggi flessibili che servono per il contenimento dei vari prodotti (per semplificare, ad esempio, gli imballaggi delle confezioni di carta igienica). L’azienda da decenni utilizza un metodo che prevede l’unione di tre strati di plastica: i due lati esterni sono vergini (dove viene anche applicata la stampa del nome del prodotto), mentre quello intermedio è di plastica rigenerata. Un sistema che è stato certificato da parte dell’Ippr perché rispetta gli standard richiesti dall’Unione Europea. E quindi i film così prodotti possono essere utilizzati anche per il food, cioè venire a contatto con gli alimenti. “Il sistema che ormai da tempo portiamo avanti assicura garanzie nel tipo di procedure e lavorazioni che come azienda applichiamo – spiega Adriano Baldi, presidente di Capp Plast -. Ottenere questa certificazione ha un valore fondamentale, perché l’utilizzo di plastica rigenerata consente di risparmiare materia vergine, di riutilizzare il materiale e di ridurre le emissioni nell’ambiente”.
A fianco a quella ‘food’, Capp Plast ha ottenuto la certificazione Plastica Seconda Vita dall’Ippr anche per il ‘mixeco’. In questo caso si attesta che l’utilizzo di materiale rigenerato consente di avere negli imballaggi flessibili le stesse performance e caratteristiche meccaniche. In più si certifica che nell’imballaggio si usa almeno il 30% di plastica rigenerata, rispettando le prerogative del materiale. “Di fatto assicuriamo standard di garanzia ai nostri clienti, visto che certifichiamo i nostri processi nei termini e nei modi previsti dalla normativa europea – conclude Baldi -. Andiamo avanti in questa direzione di economia circolare fin dal 1989, quando l’azienda è stata autorizzata dal ministero dell’Ambiente e dalla Regione Toscana al trattamento e al recupero di rifiuti plastici. Un percorso che negli anni ci ha poi portato al loro reimpiego rispettando puntualmente le nuove normative e a volte addirittura anticipandole”.