Cinese spacciatore: “dal pigiama celeste passa al pigiama a strisce”. Arrestato dai carabinieri e sequestrato un campionario di stupefacenti.
Prato – Domenica 21 ottobre 2018, in via Ciliani, località Chiesanuova, un cinese di 23 anni – clandestino – era uscito in pigiama di casa per vendere dosi di ketamina ad un connazionale quando i militari dell’Arma lo hanno colto sul fatto.
Il 23enne orientale è stato rinchiuso nel carcere della Dogaia in attesa della convalida dell’arresto e dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di un personaggio già noto alle forze dell’ordine per una condanna alle spalle sempre per droga.
L’arresto del giovane, attuato dai carabinieri del Nucleo investigativo e del Nucleo radiomobile, è il risultato di un’attenta indagine da parte degli inquirenti iniziata dopo una serie di segnalazioni dell’intensa attività di spaccio sorta in quella zona. Il bliz che ha portaro agli arresti il cinese è scattato subito dopo la cessione da parte dello stesso di due dosi di ketamina ad un giovane cinese. E a quel punto i carabinieri hanno perquisito anche l’abitazione del ragazzo da dove è saltato fuori un nutrito kit di stupefacenti composto da: un chilo e mezzo della stessa ketamina appena venduta, quindi pasticche di ecstasy, shaboo in diverse dosi e alcuni grammi di marijuana già confezionata in spinelli.
Oltre alla nutrita quantità di stupefacenti, prevalentemente nascosta nella camera da letto dello spacciatore, da cui è saltato fuori anche materiale per il confezionamento delle dosi, è stato rinvenuta un’altrettanto nutrita quantità di denaro contante, frutto dello spaccio, si parla di 8mila euro in banconote da 100 e 50 euro.
Il cinese conservava in casa propria quasi un’industria della droga, un campionario capace di fruttare redditi di svariate decine di mila euro. È oramai chiaro che il popolo mandarino sia già da tempo entrato a fare parte anche del mercato degli stupefacenti, come se la Città soffrisse di carenza di rivenditori.