CLANDESTINO CINESE TORNA IN MANETTE. RECIDIVO SPACCIATORE DI DROGA

Prato – Un 37enne cinese pregiudicato e clandestino, è stato arrestato ieri, 2 gennaio 2018, dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Prato perché trovato in possesso di potentissime droghe sintetiche da spacciare, di tipo shaboo e ketamina, contenute all’interno di una confezione di caffè e di bustine per salviette profumate. L’orientale si stava trovando in via Paisiello, con una busta della spesa in mano contenente droga, quando le forze dell’ordine lo hanno fermato.

Le indagini si sono poi spinte  anche nell’abitazione del cinese, da cui sono saltati fuori altri quantitativi di droga: 600 grammi di shaboo, 100 di ketamina e 95 pasticche di ecstasy per un valore sul mercato di oltre 60mila euro, da spacciare nei locali notturni cinesi. Oltre a tutto ciò, sono stati sequestrati anche prodotti per il confezionamento delle dosi da spacciare.

Il 37enne pare che abbia già avuto precedenti con la giustizia italiana per il medesimo motivo. Nel 2013 il cinese risulta che sia stato arrestato a Milano trovato, anche in questo caso, in possesso di droga da vendere e che sia rimasto rinchiuso in cella sino al 2015. 

Uscito di prigione, pare che lo stesso abbia così approdato a Prato, il paradiso dello spaccio, e non è da escludere che fra i suoi legami ci possano essere italiani.

Il tutto è cominciato qualche settimana fa dopo l’arresto di altri due cinesi, trovati anche loro in possesso di droga da spacciare. L’ultimo arrestato, il 37enne, secondo gli inquirenti, sarebbe il grossista della droga nel comprensorio cinese di Prato. Le indagini stanno proseguendo, cercando di costruire la mappa dello spaccio di droga nel territorio pratese.

Tuttavia, sarebbe opportuno che lo Stato italiano giustificasse il motivo per cui, terminata le reclusione dei 2 anni, il clandestino cinese non sia stato rispedito al proprio paese d’origine.