Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica del 21 marzo 2023
Prato, 21 marzo 2023
Si è tenuta stamani una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal Prefetto di Prato Adriana Cogode, alla quale hanno partecipato il Questore, i Comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Presidente della Provincia, i Sindaci di Carmignano, Poggio a Caiano, Vaiano e Vernio, l’Assessore Mangani per il Comune di Prato.
All’ordine del giorno, in particolare, le politiche di sicurezza integrata del territorio non solo per corrispondere alle esigenze di assicurare una maggiore operatività delle Forze di Polizia ma anche per coniugare le varie linee di intervento in materia di tutela della legalità nonché della vivibilità e del decoro delle città poste in essere nell’ambito delle rispettive competenze dagli organi dello Stato e dagli Enti locali, in una sempre più forte alleanza nell’intento comune di migliorare quotidianamente le condizioni di sicurezza del Capoluogo e dell’intera provincia.
Uno specifico approfondimento è stato svolto relativamente all’andamento della criminalità nel Comune di Poggio a Caiano, ove nelle ultime settimane parte della cittadinanza ha partecipato al Sindaco la propria preoccupazione legata alla recrudescenza di alcune tipologie di reati, in particolare predatori. A tal proposito ed al fine di corrispondere alle aspettative della comunità locale, è stata condivisa la necessità di intensificare da subito i servizi generali di prevenzione e controllo da parte delle Forze di Polizia.
Tra le iniziative volte a migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini e contrastare ogni forma di illegalità, rientrano anche i progetti di ampliamento dei sistemi comunali di videosorveglianza, per i quali esiste la possibilità di ottenere gli specifici finanziamenti messi a disposizione dal Ministero dell’Interno così come previsto dal decreto legge 20 febbraio 2017, recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”, che individua proprio la videosorveglianza tra gli strumenti privilegiati per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria.
In tale ottica già nella seduta del 22 febbraio scorso erano stati esaminati ed approvati i progetti proposti dai Comuni di Carmignano, Montemurlo, Poggio a Caiano e dall’Unione dei Comuni della Val di Bisenzio, con i quali si è proceduto alla sottoscrizione di appositi Patti per la sicurezza urbana tra Prefetto e Sindaci.
Analoga iniziativa era stata assunta nell’anno precedente con il Comune di Prato, il cui progetto di potenziamento del sistema comunale di videosorveglianza – approvato in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ed oggetto anch’esso di specifico Patto – ha ottenuto il finanziamento ministeriale (per 36.600 euro).
Restando nell’ambito della sicurezza urbana ed integrata e delle azioni a tutela della legalità, continua ad essere attivo in Prefettura il “Tavolo per la legalità e la sicurezza integrata”, che vede riunirsi i rappresentanti della Questura, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale, dei vari Assessorati comunali(Sicurezza, Servizi Sociali, Istruzione) di volta in volta interessati, delle strutture sanitarie e socio-assistenziali nonché delle istituzioni scolastiche, con la possibilità di coinvolgere anche ulteriori soggetti, pubblici e privati, sulla base dalla tematica oggetto di analisi. Iniziativa che si dispiega nell’intento di sviluppare specifiche azioni di studio, approfondimento e monitoraggio nonché interventi per prevenire ed attenuare i fenomeni di illegalità diffusa, degrado urbano e marginalità sociale che si registrano in determinate aree del Capoluogo e che si riverberano sul senso di sicurezza percepito da alcune parti della cittadinanza.
A tal proposito vengono anche periodicamente ricevuti in Prefettura i rappresentanti dei Comitati cittadini che – organizzati per recepire, nei rispettivi ambiti di residenza, le segnalazioni afferenti specifiche situazioni di criticità – si pongono in senso collaborativo con le istituzioni, offrendo così un contributo utile all’individuazione degli ambiti di intervento percepiti come prioritari.
In questo stesso contesto, significativi sono stati i servizi di controllo svolti presso numerosi locali pubblici, per i quali erano emerse evidenze su attività illegali come il gioco d’azzardo, lo spaccio di stupefacenti, aggressioni e risse, che hanno portato a sospensioni delle licenze da parte del Questore ed anche alla definitiva chiusura di alcuni esercizi da parte dell’Amministrazione comunale. Tutto questo a seguito del continuo confronto e delle indicazioni maturate in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Nell’ambito delle valutazioni svolte in Comitato, da ultimo nella seduta del 22 febbraio scorso, è stata poi condivisa l’opportunità, come proposto dal Questore che ne assicura il coordinamento tecnico operativo, di prevenire e contrastare le situazioni di illegalità diffusa e di degrado anche organizzando mirate operazioni interforze a cura della stessa Polizia di Stato ed altre operazioni – sempre quartiere per quartiere nel Capoluogo cittadino – cui concorrono anche l’Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, talora con l’ausilio di elementi di rinforzo, e con la partecipazione della Polizia Municipale – finalizzate a rendere capillare l’attività di prevenzione e contrasto e tangibile la risposta del sistema sicurezza alle richieste ed aspettative della comunità locale; in tali contesti saranno essere altresì impiegate le unità cinofile disponibili per un ulteriore potenziamento delle iniziative di contrasto ai fenomeni di consumo e spaccio di stupefacenti.
Alle medesime finalità di approccio integrato ai temi della sicurezza risponde inoltre l’attività del Gruppo di lavoro per la sicurezza nelle attività produttive, che settimanalmente analizza le segnalazioni di maggior rilievo concernenti casi di diffusa illegalità nell’esercizio di alcune attività imprenditoriali per poi orientare i controlli svolti in modalità inter-istituzionale da Forze di Polizia, Vigili del Fuoco, Ispettorato del Lavoro, INPS, Azienda sanitaria, Agenzia delle Dogane e Polizia Municipale.
Un’azione corale ed a 360 gradi, che rende evidente la piena sinergia fra apparati dello Stato ed Enti locali, per una sempre crescente azione di prevenzione e contrasto all’illegalità ed al degrado.
Altro tema oggetto dell’odierna riunione del Comitato provinciale per l’ordine al sicurezza pubblica è stato il confronto con le Amministrazioni comunali per l’individuazione di immobili da poter adibire, come da indicazioni ministeriali, a strutture di accoglienza per Minori stranieri non accompagnati, attesa l’assenza, in provincia, di centri di tale natura.
Al contempo il Prefetto ha sottolineato la contestuale esigenza di ampliamento della rete di accoglienza riservata ai richiedenti la protezione internazionale, per far fronte alle esigenze dei prossimi mesi. Rete di accoglienza che al momento è strutturata in 17 Centri di accoglienza straordinari (CAS), di cui 9 a Prato, 3 a Poggio a Caiano, 2 a Vaiano, 1 a Vernio, 1 a Montemurlo ed 1 a Cantagallo.
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