IL CONSIGLIO COMUNALE DI MONTEMURLO HA ADOTTATO IL NUOVO PIANO STRUTTURALE
Ora ci sono due mesi di tempo per presentare osservazioni. La conclusione del percorso di rinnovo degli strumenti urbanistici entro la fine del 2018
Nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale è stato adottato il nuovo piano strutturale con i voti favorevoli del Pd, astenuti Movimento Cinque Stelle, Forza Italia, Fratelli Italia. Ha così preso il via il percorso di rinnovo degli strumenti urbanistici, che si concluderà entro la fine del 2018 con l’approvazione del Piano Operativo. Ora ci sono due mesi di tempo per presentare le osservazioni, che possono essere fatte da tutti i cittadini e dagli enti interessati. Al momento dell’adozione entrano in vigore norme e misure di “salvaguardia”. Il nuovo piano strutturale si pone in continuità con il vecchio piano, approvato nel 2004, per l’impianto e la filosofia di fondo che non cambiano, ma si adegua allenuove normative regionali e statali. Tra le novità introdotte dalla nuova legge urbanistica c’è, ad esempio, la definizione del perimetro delle aree urbanizzate, fondamentale per la futura gestione delle trasformazioni territoriali. Il Piano Strutturale è stato elaborato dal servizio “Programmazione del territorio” del Comune di Montemurlo che si è avvalso delle competenze tecniche specialistiche del geologo Gaddo Mannori, per gli elaborati riguardanti il rischio geologico e sismico, dell’ingegnere idraulico, Davide Settesoldi, per il rischio idraulico, e dell’architetto Andrea Giraldi, per la redazione del rapporto ambientale.
Il Comune di Montemurlo è uno dei primi in Toscana a recepire in pieno la nuova disciplina regionale e paesaggistica e a ridefinire il proprio territorio secondo le linee dettate dalla legge regionali in materia del 2014 e dal Piano paesaggistico approvato nel 2015.
«L’idea centrale che ha accompagnato questo lavoro è la predisposizione del piano strutturale come un “piano strategico”, che possa regolare per i prossimi 15-20 anni lo sviluppo del territorio- spiega l’assessore all’urbanistica, Giorgio Perruccio- Con il nuovo piano strutturale si danno le regole fondamentali che governano l’utilizzazione del territorio e che avranno riflessi sulla vita dei cittadini. Queste regole saranno poi tradotte dal Piano Operativo che dirà dove e come si può trasformare il territorio. È nostra volontà concludere il mandato amministrativo con l’approvazione definitiva del rinnovo degli strumenti urbanistici, così come previsto dalla legge regionale e dal Piano paesaggistico territoriale. Il piano strutturale e il piano operativo, infatti, sono strumenti fondamentali per programmare e gestire lo sviluppo del territorio, senza i quali si rischia di “ingessare” tutto».
Nello specifico il nuovo piano strutturale va a definire il perimetro del centro urbanizzato, entro cui confini dovranno avvenire tutte le trasformazioni:« Al di fuori del perimetro urbano, in accordo con la Regione, sarà possibile fare trasformazioni legate ad attività economicamente rilevanti. Si tratta di prevedere un serbatoio di circa 20 mila metri quadrati per le attività produttive e per le nuove realizzazioni legate al turismo e allo sport », spiega Perruccio. Riguardo, invece, al dimensionamento degli insediamenti si riducono di oltre mille unità le previsioni di crescita per i prossimi 20 anni in termini di abitanti (nel vecchio piano erano previsti 24 mila abitanti “insediabili” oggi meno di 23 mila). « Per quanto riguarda il dimensionamento pensiamo di proporre di diminuire di circa mille abitanti teorici la popolazione a vantaggio del mantenimento di altre funzioni che sono vitali per l’economia e la dinamicità del Comune stesso», conclude Perruccio.