Daniele Faraotti: ancora un singolo prima del nuovo disco
Siamo a Praga o quanto meno l’immaginario è questo. I riferimenti, numerosi come ormai ci ha abituati Daniele Faraotti per ogni sua opera, si concentra molto sulla figura di Kafka. E da qui prendono il volo fin dentro risvolti di società moderna. La destrutturazione poi è il vero centro che ormai è abitudine e normalità per chi lo segue sin dalla prima ora. C’è da immergersi dietro piani di lettura diversi ascoltando e cesellando il significato della lirica passo dopo passo. Esce “La forma del coleottero” ed è il nuovo singolo prima dell’uscita del nuovo disco…
«Si, siamo a Praga, ai tempi di Franz Kafka. La canzone mette insieme aspetti biografici della vita di K che confluiscono nella sorprendente trasformazione finale del protagonista in un insetto. Il coleottero per la precisione. Il coleottero ci salverà. Il riferimento alla “ Metamorfosi” è lampante. Finalmente ce ne staremo a casa ( in forma animica? ) e, manderemo lui, il coleottero, a sbrigare tutte le rotture quotidiane, che il demiurgo ha previsto all’interno della prigione. Ce ne staremo a casa e, anche K, poltrirà avendo poi tutto il tempo per completare America. Nel ritornello finale però qualcosa muta ulteriormente. Il povero K finirà coll’essere coercizzato dall’insetto. Il coleottero non ci sta, quel ruolo gli va stretto, oppure qualcosa è andato storto nella trasformazione? Sta di fatto che il coleottero comincerà a sussurrare ordini alle orecchie del povero K.». D. Faraotti