Danneggiata la targa in ricordo del Nebbia, affissa solo quindici giorni fa in occasione della Festa della Liberazione di Montemurlo
La targa ricordava Ernesto Taiti detto il “Nebbia”, che trasformò Albiano in un punto di riferimento fondamentale per la brigata partigiana Bogardo Buricchi. Ignoti hanno cercato di divellere la targa apposta dal Comune insieme ad Anpi, Arci e Gruppo trekking “La storia camminata”
Qualche giorno fa ignoti hanno cercato di divellere, danneggiandola, la targa affissa in ricordo di Ernesto Taiti detto il “Nebbia”, proprietario della bottega di generi alimentari ad Albiano, che divenne un punto di riferimento fondamentale per la brigata partigiana Bogardo Buricchi, ricostituita nel giugno 1944 sui Faggi di Javello. La targa era stata posizionata lo scorso 9 settembre dal Comune di Montemurlo, dal gruppo trekking “La storia camminata”, Arci e Anpi in occasione delle celebrazioni della Liberazione di Montemurlo dal nazifascismo, alla presenza dei familiari del Nebbia e dell’assessore alla cultura, Giuseppe Forastiero, che ora dice: «Si tratta di un atto grave, ma mi auguro, se così si può dire, che sia solo un gesto di vandalismo. Non voglio pensare a motivazioni ideologiche che avrebbero ben altro peso. La memoria della lotta di liberazione va tutelata e difesa, soprattutto in questi giorni in cui ricorrono gli ottant’anni dalla promulgazione delle infamanti leggi razziali».
Per tutto il 1944 i collegamenti tra partigiani e gli abitati di Tobbiana, Cicignano, Migliana, Schignano furono continui, anche per l’approvvigionamento di vettovaglie. Alcune case coloniche divennero punti di riferimento vitali per la formazione, come Cicignano e Albiano: la casa del ‘Nebbia’, fu un vero e proprio punto di raccordo con la formazione Buricchi, che per un periodo aveva istituito una sede del comando nelle vecchie scuole.