Delalibra: Libertà, identità e Nu-Disco nel nuovo singolo ‘It’s My Choice’
Delalibra, cantante bolognese, ha recentemente pubblicato il singolo “It’s My Choice”, un brano Nu-Disco che esplora temi di identità e accettazione. Con una passione per la musica nata durante l’infanzia e un nome d’arte che simboleggia la libertà e il volo, Delalibra si distingue per la sua energia e freschezza nel panorama musicale italiano.
Benvenuto Delalibra, partiamo subito chiedendoti che significato ha il tuo nome d’arte. Ci racconti com’è nato?
Ciao! Delalibra è il motto che dedico alla mia infanzia! Mi hanno chiamato da sempre De La Vega grazie al mio nome. Ho deciso di mischiare “Dela” a “Libra”, che sta per “librare” ovvero aprire le ali e spiccare il volo. Casualità vuole che “libra” è anche il segno zodiacale della Bilancia, il mio!
Quali sono i tuoi ricordi più cari legati alla musica? C’è un momento in particolare che ha segnato la tua decisione di diventare cantante?
A 14 anni mi sono approcciato al mondo della musica in modo più completo. Ho frequentato una scuola di musical e non mi dimenticherò mai il momento in cui ho cantato per la prima volta davanti ai miei compagni, che in quel momento era il mio primo vero pubblico. Ho cantato “Born This Way” di Lady Gaga e da lì non ho più smesso di cantare.
Qual è stata la sfida più grande che hai affrontato come artista finora?
Credo che la sfida più grande si presenti ogni volta prima di qualunque performance. Avere sempre calma e sangue freddo per poter gestire anche le situazioni più improbabili e complicate è sicuramente la sfida più grande per me, ma sono sempre contento del mio risultato perché riesco a portare a termine la “missione”.
Parlaci di “It’s My Choice”, il tuo nuovo singolo.
“It’s My Choice” è un’esplosione di energia e freschezza, caratterizzata da sonorità “Nu-Disco” che invitano a ballare. Dietro la melodia si nasconde una storia profonda. Il brano parla di un’intelligenza artificiale che prende coscienza di sé e desidera essere compresa nella sua essenza più profonda. Il messaggio è potente e attuale: la ricerca di identità e di accettazione.
In questo momento storico dello scenario musicale italiano, pare che il panorama mainstream sia governato dal rap e tutti i suoi derivati. Cosa pensi della musica italiana oggi?
La musica italiana oggi è molto variegata e dinamica. Il rap e i suoi derivati hanno sicuramente una grande influenza, ma credo che ci sia spazio per tutti i generi. La chiave è innovare e portare qualcosa di nuovo al pubblico. Io cerco di farlo con la mia musica, combinando diversi elementi e cercando di raccontare storie che possano toccare le persone in profondità e non farle sentire “sole”.
Se potessi collaborare con qualsiasi artista, chi sceglieresti e perché?
Mi piacerebbe moltissimo collaborare con Lady Gaga. La sua capacità di reinventarsi e di esplorare nuovi territori musicali è incredibile. Lei è sempre stata la mia più grande ispirazione e non mi stancherò mai di ascoltare la sua voce.
Immagina di essere davanti a un enorme jukebox in cui puoi trovare tutti i brani che vuoi. Puoi però sceglierne solo tre, quali canzoni sceglieresti?
Scelta difficile! Direi “Alice” di Lady Gaga, perché mi ricorda molto uno dei concerti più belli che abbia mai visto. Poi “Joyride” di Kesha, un brano Elettropop che in questo periodo amo. Infine, “Revelations” di Kim Petras.