“Duplicità”: il nuovo capitolo di Mattia Caroli & I Fiori del Male. L’intervista
Mattia Caroli & I Fiori del Male, band originaria di Rieti, ha conquistato il pubblico con il suo sound unico che fonde rock ed elementi elettronici. Formatisi grazie all’amicizia di lunga data e alla comune passione per la musica, hanno iniziato a suonare senza pretese, fino a rendersi conto del potenziale delle loro composizioni. L’uscita del nuovo singolo “Duplicità” rappresenta un ulteriore passo nella loro evoluzione artistica, combinando la continuità stilistica dei lavori precedenti con audaci sperimentazioni sonore
Ciao ragazzi, benvenuti. Ci raccontate come vi siete incontrati? Avete capito fin da subito che stavate per avviare un nuovo progetto musicale, oppure avete iniziato a suonare senza pretese? Ci raccontate quei giorni?
Siamo cresciuti insieme a Rieti e siamo amici da molti anni, in più siamo uniti dalla passione per la musica. I brani sono nati per mano del nostro chitarrista e cantante Mattia e in seguito arrangiati durante le prove con un gruppo al completo, così abbiamo dato vita al primo EP. Dopo esserci resi conto che i pezzi funzionavano e piacevano alle persone, abbiamo deciso di fare sul serio e di creare quindi la nostra band.
“Con ‘Duplicità’ avete mantenuto una continuità stilistica con il vostro brano precedente, ma avete anche integrato nuovi elementi. Quali sono le sfide e le opportunità che avete incontrato nel mantenere la vostra identità musicale mentre esplorate nuove direzioni sonore?”
In generale possiamo dire che ci piace lasciare sempre un po’ di spazio alla sperimentazione musicale quando componiamo nuovi brani. Duplicità nasce sulla scia del singolo precedente Throwing Out All My Fear dove le sonorità elettroniche hanno un ruolo chiave e si legano in un gioco di intrecci con la struttura e le dinamiche più prettamente rock che da sempre ci caratterizzano. La sfida è proprio quella di cercare di comporre qualcosa di originale pur mantenendo una continuità stilistica con la propria storia
Il videoclip di ‘Duplicità’ utilizza l’intelligenza artificiale. Potreste raccontarci qualche aneddoto interessante su come avete lavorato con Samuel Larn per realizzare il video?
La nostra collaborazione con Samuel era già iniziata con la realizzazione del video di Giochi che fa parte dell’ultimo EP Come non fossi qui. In quel caso eravamo rimasti molto soddisfatti sia dal punto di vista estetico che professionale e abbiamo deciso di proporgli di collaborare anche stavolta dal momento che nessuno di noi aveva le competenze necessarie all’utilizzo di queste tecnologie d’avanguardia. Lavorando a distanza e non potendo intervenire in maniera simultanea sul processo creativo l’unica soluzione era quella di fare alcune prove e poi apportare delle modifiche in base ai risultati ottenuti
Siete una band che suona molto. Cosa possono aspettarsi i fan dai vostri concerti?
Generalmente dipende dal posto in cui suoniamo, per esempio se si tratta di un locale o di una sala concerti solitamente abbiamo un sound molto più aggressivo e rock dato dalla batteria al completo, dalle chitarre elettriche e dall’utilizzo del moog. In alternativa, in contesti più intimi, abbiamo un set semi acustico con la batteria ridotta e la chitarra acustica, in questo caso utilizziamo spesso altri strumenti come la diamonica, il glockenspiel e vari percussivi.
Qual è l’aspetto più gratificante di andare in tour e suonare dal vivo?
Sicuramente vedere la gente contenta della nostra musica e che poi vuole conoscerci meglio di persona. Grazie ai tour che abbiamo fatto, centinaia di date in Europa e Inghilterra, abbiamo avuto l’opportunità di conoscere tante persone, molte delle quali sono poi diventate vere e proprie amicizie.
Com’è stata questa prima parte del 2024 per voi?
Direi creativa, perché ad inizio anno abbiamo iniziato a produrre i brani che, insieme a Duplicità, faranno poi parte del prossimo album. Inoltre siamo tornati da poco da un tour europeo ed ora stiamo collaborando con il Teatro Rigodon in diversi spettacoli teatrali che si terranno nelle prossime settimane.