È partito il lavoro di rigenerazione urbana del centro di Oste. Stamattina il sindaco Calamai ha posato la prima pietra: «Un lavoro di rilancio della frazione che procede in parallelo con gli interventi di miglioramento della sicurezza idraulica»

Il sindaco Simone Calamai ha compiuto il gesto simbolico della posa della prima pietra di quello che diventerà il nuovo centro civico di Oste con spazi verdi, servizi pubblici al cittadino e un teatro polivalente da trecento posti

«Oggi il tempo è grigio ma per Oste è una giornata bellissima, perché parte il grande progetto di rigenerazione urbana che porterà ad un nuovo rilancio della frazione». Queste le parole del sindaco Simone Calamai che ha compiuto il gesto simbolico della posa della prima pietra dell’intervento di riqualificazione dell’ex complesso industriale della Fabbrica Rossa. Un’opera strategica che fa il parallelo con la riqualificazione del centro cittadino di Montemurlo, dov’è sorto un grande parco urbano. «Un lavoro di rilancio della frazione che procede in parallelo con gli interventi, fondamentali, di miglioramento della sicurezza idraulica – ha spiegato Calamai- L’amministrazione comunale sta lavorando per risolvere i problemi di drenaggio delle acque superficiali, le problematiche che presenta il sistema fognario e su quelle che sono le necessità di deflusso delle acque rispetto alla presenza di torrenti pensili come il torrente Agna. Quindi, un lavoro a 360 gradi sulla frazione di Oste a partire dal centro cittadino». Il progetto ha un quadro economico pari a 7 milioni e 300 mila euro, nei quali sono compresi i 5 milioni di euro di fondi Pnrr, un finanziamento tra i più rilevanti, intercettati dal Comune negli ultimi anni:« I soldi Pnrr non potevano essere utilizzati per finanziare altri interventi perché erano vincolati a progetti di rigenerazione urbana- prosegue Calamai- Lo scopo, perseguito con forza dall’amministrazione, era quello di dare al centro della frazione una identità urbana definita, liberando l’isolato dai capannoni industriali e prevedendo una sostituzione con funzioni pubbliche». Circa un anno fa sono stati abbattuti gli edifici industriali, non più attivi dal 2006, che occupavano un’area centrale di 10 mila metri quadri. Al loro posto ora sorgeranno spazi verdi, in continuità con la vicina piazza Amendola, un centro civico con servizi culturali, educativi e didattici, un teatro/auditorium polivalente, di 330 posti a disposizione della comunità e delle associazioni locali oltre a servizi, parcheggi e viabilità sostenibile; una parte sarà di competenza del privato che realizzerà nuovi alloggi«Il progetto della ex Fabbrica Rossa rappresenta un punto di svolta per la frazione di Oste e vuole essere motore di sviluppo e di rilancio di altre opere», sottolinea Calamai al quale fa eco l’assessore con delega al Pnrr, Alberto Vignoli che chiude: «Il 2024 si conclude con la posa della prima pietra della ex Fabbrica rossa e, con questo, tutti gli interventi relativi al Pnrr sono pienamente operativi. Il 2025 sarà un’annualità strategica, infatti sarà l’anno in cui molte delle opere in corso vedranno uno stato di avanzamento significativo» I lavori del nuovo centro civico di Oste dovranno obbligatoriamente essere conclusi entro il 2026. Il sindaco Simone Calamai ha ringraziato i privati che hanno ceduto al Comune gli immobili necessari per procedere al progetto di rigenerazione urbana, tutti i tecnici, i progettisti, le ditte coinvolte ma soprattutto ha espresso gratitudine ai cittadini della frazione di Oste: «Oggi parte la fase esecutiva del progetto che da anni ci chiedevano gli ostigiani. Così otteniamo un’area pubblica nel centro della frazione e diamo nuovi servizi alla comunità».