FABBRICA-ABITAZIONE SCOPERTA DALLA MUNICIPALE

La Municipale di Prato ha scoperto altri 2 casi di abitazioni adibite a luoghi di lavoro. Si tratta di 2 case situate in via Zipoli, all’interno delle quali si è presentata una situazione sconcertante. Vi erano letti e fornelli a pochissimi metri dalle taglia e cuci, tutto quanto ammassato all’interno di resede e garage in continuità con l’abitazione. Fra l’altro, in uno dei due blocchi, i letti erano stati disposti sia in cantina che nel sottotetto in condizioni igieniche disumane. 

All’interno di queste abitazioni-fabbriche vi erano bombole del gas sparse ovunque, una situazione che l’espertissimo ispettore della municipale in fatto di illegalità cinese, Flora Leoni, ha definito “ben peggiore di quanto emerso alla Tignamica” riferendosi al tragico incidente accaduto lo scorso agosto a Vaiano, dove hanno perso la vita 2 operai cinesi.

La scoperta è stata fatta ieri mattina, 16 maggio 2018, ed ha portato alla luce anche la presenza sul posto di giocattoli e pupazzi che indicano palesemente la presenza di bambini all’interno di quelle “case-bomba”, come sarebbero potute diventare se non fossero state scoperte per tempo e nel caso in cui la situazione si fosse volta al peggio, ma al momento del blitz i bambini non erano presenti perché si trovavano a scuola.

A questo quadro d’illegalità si aggiunge anche quello che una delle due ditte era fantasma. Il padre del titolare aveva chiuso un’attività che possedeva in via del Campaccio ed il figlio non aveva fatto altro che allestire poi l’impresa nella casa della moglie in via Zipoli, al riparo dai controlli. Tuttavia, il lavoro investigativo della Municipale, li ha scoperti e dal controllo sono venuti alla luce 14 macchinari in funzione e 9 posti letto ricavati in logge abusive.

Giunti sul posto, gli agenti non si sono fatti sfuggire strani rumori sospetti che provenivano dalla casa accanto e così è scattato il secondo blitz in quella casa. In essa hanno trovato 16 macchinari in funzione e ben 24 posti letto sparsi ovunque.

Per i titolari sono scattate denunce per abusi edilizi, mancato rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro e smaltimento illecito di rifiuti. In questo caso non sono emerse persone clandestine presenti. Entrambi i locali sono stati posti sotto sequestro assieme ai macchinari.

«È una corsa contro il tempo», è quanto afferma Flora Leoni. «O arriva il fuoco o arriviamo noi. Stavolta abbiamo fatto prima noi fortunatamente».