FareArte: Restauro Moderno
Leonetto Tintori può essere considerato fra i padri fondatori del restauro moderno. Caratterizzato da grande responsabilità, senso del dovere e incredibile competenza, Tintori si è trovato a dover fronteggiare situazioni di emergenza e a prendere decisioni difficili in tempi rapidi come durante la seconda guerra mondiale o dopo la disastrosa alluvione di Firenze del 1966. Di Tintori bisogna ricordare la sua attività di artista, dedicandosi a varie tecniche dalla pittura alla scultura con vari materiali, alla scagliola. Gli antichi maestri erano i suoi modelli e la sua fonte di ispirazione per le sue opere personali, sempre piene di passione e di adesione alla vita quotidiana. L’eredità che ha lasciato, oltre ai numerosissimi restauri in tutte le parti del mondo e alle sue pitture e sculture, è il Laboratorio per affresco “Elena e Leonetto Tintori”, una struttura didattica che ha sede nella stessa casa e nel terreno di abitazione di lui e della moglie. Una scuola da lui organizzata e diretta secondo il modello della “bottega” medioevale – e in cui riversò le sue intere risorse professionali, umane ed economiche. “Nel laboratorio di Vainella non s’insegna l’arte del restauro vero e proprio ma la ricerca dell’espressività della tecnica.”
A 21 anni dalla morte Palazzo Datini gli dedica una mostra, “L’arte nella vita, la vita nell’arte” dove espongono allievi ed ex allievi. Tra l’altro Tintori negli anni Cinquanta ha contribuito al salvataggio delle sinopie degli affreschi delle facciate di Palazzo Datini.
Sabato 3 luglio, alle ore 17,30 FareArte organizza una visita guidata al Palazzo Datini, dove si parlerà di Tintori, della sua scuola e della storia del palazzo e del mercante pratese Francesco di Marco. Su prenotazione, mail: segreteriafarearte@gmail.com – 335 5312904. Quota di partecipazione 10 Euro, parte della quale sarà devoluta alla Fondazione Casa Pia dei Ceppi.