Festa della Liberazione di Montemurlo: il Comune ricorda Anna Pardini e i Martiri dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema

Alle vittime della strage nazi-fascista sarà intitolata la rotatoria di fronte al municipio tra via Fratelli Rosselli e via Montalese. Alle ore 11 la cerimonia al monumento ai caduti di piazza della RepubblicaLa sera alle ore 21 nel parco di Villa Giamari, la giornalista Benedetta Tobagi presenta il suo libro “La Resistenza delle donne”. Domenica 10 settembre trekking sui sentieri partigiani a Montemurlo

Il Comune di Montemurlo lunedì 11 settembre celebra il 79esimo anniversario della liberazione dal nazi-fascismoDue i temi conduttori della giornata: il ricordo delle vittime delle stragi nazi-fasciste con l’omaggio ai martiri di Sant’Anna di Stazzema e l’approfondimento della lotta di Resistenza al femminile.

«Celebrare la festa della liberazione dal nazi-fascismo di Montemurlo è importante per ribadire il nostro no contro ogni forma di violenza e sopraffazione.- commenta il sindaco Simone Calamai – Ricordare chi combatté per lasciarci in eredità un futuro di diritti, pace e democrazia significa rendere omaggio alla memoria di quei valorosi, gente semplice e umile, che non esitarono a mettere in pericolo la propria vita per difendere i valori di giustizia e libertà, dando sostegno e aiuto ad soldati alleati e antifascisti. Una lezione di vita che, oggi più che mai, è di stringente attualità contro ogni forma di indifferenza, contro le guerre e le violenze che percorrono il nostro tempo»

Alle ore 11 il sindaco Simone Calamai deporrà una corona d’alloro al monumento ai caduti di piazza della Repubblica di fronte al municipio a cui seguirà un discorso commemorativo. A seguire si svolgerà l’intitolazione della rotatoria di fronte al municipio, tra la via Montalese e la via Fratelli Rosselli, ad Anna Pardini e ai martiri dell’eccidio nazi-fascista di Sant’Anna di Stazzema. Anna Pardini fu la vittima più piccola con i suoi venti giorni di età della strage del 12 agosto 1944, costata la vita a 560 persone tra le quali molti bambini. Si trovava tra le braccia della mamma Bruna, assieme alle sorelle Cesira, Maria, Lilia, Adele, e altre venti persone quando i nazisti fecero fuoco contro di loro. «La dedica ai martiri di Sant’Anna di Stazzema di un luogo così centrale della nostra città vuole simbolicamente rendere omaggio a tutte le vittime innocenti degli eccidi nazi – fascisti che hanno insanguinato la nostra Toscana e l’Italia intera durante l’ultimo conflitto mondiale- conclude il sindaco Calamai– Un monito contro ogni guerra e contro ogni violenza verso la vita umana7

Le celebrazioni proseguiranno alle ore 21,15 nel parco di Villa Giamari (piazza Don Milani, 1) con la presentazione del libro della giornalista e ricercatrice Benedetta Tobagi “La Resistenza delle donne” che dialogherà con la direttrice della Fondazione Cdse, Alessia Cecconi. Le donne furono protagoniste della Resistenza: prestando assistenza, combattendo in prima persona, rischiando la vita. Una «metà della Storia» a lungo silenziata a cui Benedetta Tobagi ridà voce e volto, a partire dalle fotografie raccolte in decine di archivi. Ne viene fuori un inedito album di famiglia della Repubblica, in cui sono rimesse al loro posto le pagine strappate, o sminuite: le pagine che vedono protagoniste le donne.

«Benedetta Tobagi dà vita a un affresco di grande respiro, dove con una precisa cronologia che tiene conto di un periodo più ampio, più fluido (e non cristallizzata in pochi mesi eroici), restituisce la misura di un impegno delle donne a largo raggio, consapevole, presente in moltissimi aspetti della vita sociale di quegli anni. – spiega Alessia Cecconi– Un’operazione che va a scardinare anche tanti luoghi comuni portati avanti dalla retorica resistenziale e che hanno portato a una semplificazione delle categorie e delle interpretazioni, come la donna che aderisce alla resistenza perché figlia o innamorata di un antifascista o che è partigiana solo nella misura di staffetta portatrice di cibo. Nella scansione dei temi trattati nel libro le varie tessere arrivano a comporre un mosaico di partecipazione variegata, complessa, diversa e parallela a quella degli uomini, con caratteristiche proprie. Da qui la resistenza delle donne».

Le traiettorie esistenziali delle tante donne raccontate si intrecciano continuamente a considerazioni dell’autrice sull’oggi, come se le vite di queste donne diventassero direttrici luminose che non solo ci avvicinano emotivamente a loro ma che ancora oggi possono orientarci nelle nostre scelte, nel nostro modo di vivere la contemporaneità e le sue ingiustizie, portando a un’attualizzazione dei valori della Resistenza quanto mai fondamentale in questi nostri tempi.

L’ingresso alla serata di presentazione del libro di Benedetta Tobagi è a ingresso libero e gratuito. Nel corso della serata porteranno il loro saluto il sindaco Simone Calamai, l’assessore alla memoria Valentina Vespi e l’Anpi Provinciale.

L’AUTRICE – Benedetta Tobagi è nata a Milano nel 1977. Laureata in filosofia, Ph.D in storia presso l’Università di Bristol, continua a lavorare sulla storia dello stragismo. È stata conduttrice radiofonica per la Rai e collabora con «la Repubblica».

TREKKING SUI SENTIERI DELLA LIBERAZIONE – Nell’ambito delle numerose iniziative promosse in occasione dell’anniversario della Liberazione di Montemurlo dal nazi-fascismo, il Comune e il gruppo trekking “La storia camminata” domenica 10 settembre organizzano una camminata sui sentieri partigiani di Javello. La durata del percorso è di circa 4 ore. Il ritrovo è previsto alle ore 8,30 a Casa Fonte ad Albiano. Alle ore 13, sempre a Casa Fonte, si svolgerà il pranzo della Resistenza ( prenotazione obbligatoria telefono 3336294662. Nel pomeriggio alle ore 15,30 si svolgerà un incontro-dibattito sul tema “Le donne nella Resistenza” in collaborazione con la Casa delle memorie di guerra per la pace e l’associazione Combattenti e reduci sezione di Prato. Interverrà il professor Francesco Venuti con la presenza di Laura Antonelli, autrice del libro “ Voci dalla storia. Le donne della Resistenza in Toscana”

BREVE STORIA DELLA LIBERAZIONE DI MONTEMURLO– La storia ci racconta che l’8 settembre del 1944 i primi carri armati alleati giunsero a Montemurlo ma non poterono procedere oltre Bagnolo, perché il ponte sul torrente era stato interrotto dai tedeschi. Così, l’avanzata continuò i giorni seguenti e proprio l’11 settembre nelle vicinanze del palazzo comunale si verificò un terribile scontro a fuoco tra le truppe alleate che avanzavano e i tedeschi in ritirata. Una battaglia cruenta che costò la vita ad un uomo, il ferimento di altre due donne ed il danneggiamento del municipio, ma che di fatto segnò la liberazione del centro di Montemurlo dall’oppressione del giogo nazi-fascista.