Festival della Mente: il premio Pulitzer vietnamita Viet Thanh Nguyen, l’irlandese Colum McCann e la scrittrice Silvia Avallone
Il premio Pulitzer vietnamita Viet Thanh Nguyen, l’irlandese Colum McCann e
la scrittrice Silvia Avallone ospiti della XXI edizione del Festival della Mente
La XXI edizione del Festival della Mente di Sarzana (30 agosto – 1 settembre), promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana, e diretto da Benedetta Marietti, ospita numerosi scrittori ed autori, italiani ed internazionali, pronti a intervenire sul tema della gratitudine, fil rouge di tutti gli eventi di quest’anno.
Venerdì 30 agosto alle ore 21 in piazza Matteotti, durante la prima serata del festival, la scrittrice Silvia Avallone tenterà di rispondere alla domanda che dà il nome all’incontro: Perché siamo grati alla letteratura? Perché è il luogo migliore per esplorare il male: leggendo un romanzo siamo chiamati a diventare gli altri, coloro che il male lo hanno compiuto (come i protagonisti di Delitto e castigo) o che lo hanno subito (i vinti di Verga). Uno degli insegnamenti più importanti che possiamo trarre dai libri è che ognuno di noi contiene in sé entrambe le possibilità, quella del bene e quella del male, e che ogni persona non è solo la sua colpa o il suo trauma. Non siamo definizioni, ma storie di libertà e cambiamento, sempre più forti del male che ingabbia.
Silvia Avallone è nata a Biella nel 1984 e vive a Bologna. Tra i suoi libri, tutti pubblicati da Rizzoli: il bestseller internazionale Acciaio (2010, vincitore di diversi premi, tra cui il Premio Campiello, finalista al Premio Strega e diventato poi un film), Marina Bellezza (2013), Da dove la vita è perfetta (2017), Un’amicizia (2020) e Cuore nero (2024). I suoi romanzi sono stati tradotti in oltre trenta paesi.
Sabato 31 agosto alle ore 15 in piazza Matteotti, il premio Pulitzer vietnamita Viet Thanh Nguyen dialoga con la giornalista Francesca Mannocchi. Cosa significa essere allo stesso tempo un rifugiato vietnamita e un americano? Lasciarsi alle spalle una guerra ma instaurare un rapporto conflittuale con il paese che ti accoglie? È un dualismo molto complesso, tra adattamento e ricerca di una nuova appartenenza. Integrando la memoria del passato con il presente, però, si può trovare un nuovo equilibrio e sviluppare un senso di gratitudine. In Una nuova gratitudine, Viet Thanh Nguyen e Francesca Mannocchi affronteranno temi fondamentali per comprendere il mondo che ci circonda: l’identità, la memoria, la fine del sogno americano e la forza della letteratura.
Viet Thanh Nguyen insegna English and American Studies and Ethnicity alla University of Southern California. I suoi libri sono pubblicati in Italia da Neri Pozza: Il simpatizzante (2016, Premio Pulitzer per la narrativa) da cui è stata tratta l’omonima miniserie tv, I rifugiati (2017), Niente muore mai (2018), Il militante (2021). Ad agosto uscirà Io sono l’uomo con due facce.
Francesca Mannocchi, giornalista e scrittrice, si occupa di migrazioni e conflitti e collabora con testate italiane e internazionali. Ha realizzato reportage in Siria, Iraq, Palestina, Libia, Libano, Afghanistan, Egitto, Turchia, Ucraina, Yemen. Ha pubblicato: Porti ciascuno la sua colpa (Laterza, 2019), Libia (ink Mondadori, 2020), Io Khaled vendo uomini e sono innocente (Einaudi, 2019), Bianco è il colore del danno (Einaudi, 2021) e Lo sguardo oltre il confine (DeAgostini, 2022).
Raccontare storie significa colmare un vuoto, trasformare un fardello di dolore e silenzio in una fonte di crescita e speranza. È questo lo spirito che guida i romanzi di Colum McCann, autore irlandese di fama internazionale. I suoi libri riflettono sul grande potere dell’ascolto, sulla capacità di aprirci alla complessità e alla comprensione degli altri. In un mondo sempre più diviso, con un’umanità sempre più ferita, prestare ascolto al prossimo è un atteggiamento oltremodo necessario. McCann ne discute, in La gratitudine dell’ascolto, con lo scrittore Alessandro Zaccuri, domenica 1 settembre alle ore 12, in piazza Matteotti.
Colum McCann, nato e cresciuto a Dublino, insegna all’Hunter College e vive a New York. È autore di otto romanzi e tre raccolte di racconti, tra cui Apeirogon (2021), La sua danza (2022), Questo bacio vada al mondo intero (2022), usciti per Feltrinelli. Ha ricevuto numerosi premi, incluso il National Book Award. A fine agosto, sempre per Feltrinelli, sarà pubblicato il romanzo Una madre (con D. Foley).
Alessandro Zaccuri è nato a La Spezia nel 1963. Vive e lavora a Milano. I suoi romanzi più recenti sono La quercia di Bruegel (Aboca, 2021) e Poco a me stesso (Marsilio, 2022). Nei Tascabili Marsilio è disponibile Il signor figlio (2023). Di recente ha pubblicato un saggio su Preghiera e letteratura (San Paolo).