Gemellaggio Montemurlo – Bovino, la consegna al sindaco Calamai della targa della festa di San Celestino
A portare l’omaggio al sindaco Calamai è stato Carmine Baiano, originario della cittadina pugliese e residente da quasi 50 anni a Oste
Ogni occasione è buona per rinnovare il patto di amicizia tra Montemurlo e Bovino. Ieri Carmine Baiano, cittadino ostigiano, originario del Comune del foggiano, ha consegnato nelle mani del sindaco Simone Calamai una targa celebrativa della festa di San Celestino Martire. Si tratta di un omaggio che la sindaca di Bovino, Stefania Russo, ha voluto far pervenire agli amici montemurlesi in virtù del gemellaggio tra le due comunità che si rafforza di anno in anno e va avanti fin dal 2006. Il secondo fine settimana di ottobre di ogni anno a Bovino ricorre la festività di San Celestino Martire con la sagra “Sapori d’autunno“, la sfilata delle fanfare di bersaglieri in giro per la città e i fuochi pirotecnici artistici. «Montemurlo non manca mai alla festa patronale della Madonna di Valleverde a fine agosto- dice il sindaco Calamai- ma purtroppo, per impegni istituzionali, l’amministrazione non è riuscita a partecipare alla festa di San Celestino. Mi fa piacere sapere che bovinesi non si dimenticano mai del legame con Montemurlo e ci hanno fatto arrivare, tramite Baiano, questa bella targa celebrativa come simbolo di affetto verso la comunità montemulese». Per Bovino le feste tradizionali, come San Celestino, sono importanti per riportare in paese per alcuni giorni i tantissimi emigranti che nel corso dei decenni hanno lasciato la Puglia per lavorare al Nord Italia o all’estero: Prato, Montemurlo, Torino, Milano ma anche Stati Uniti, Australia, Canada, Argentina. Fino agli anni Sessanta del Novecento Bovino aveva circa 10 mila abitanti, oggi sono meno di 3 mila e dunque le festività sono occasioni per rafforzare o ricreare un legame con la terra di origine.