Gida e Fondazione Parsec insieme per valorizzare l’oasi naturalistica delle Pantanelle Firmata convenzione decennale per riqualificare, monitorare e preservare la qualità ambientale dell’area
Nuova vita per la zona umida delle Pantanelle. Gida ha sottoscritto un accordo decennale di collaborazione con la Fondazione Parsec finalizzato a ottenere dalla Fondazione una serie di servizi per riqualificare e aprire finalmente alla città anche questa zona naturale così caratteristica e particolare, posta nella periferia Ovest della città.
Nel dettaglio la Fondazione Parsec si incaricherà prima di tutto di gestione, manutenzione e valorizzazione dell’area delle Pantanelle tramite il coinvolgimento di cittadini, studenti, imprese e associazioni. Altro tema importante dell’accordo è il monitoraggio degli ecosistemi e della qualità ambientale nelle aree circostanti gli impianti del Calice e di Baciacavallo, oltre al controllo qualità delle acque in uscita dagli impianti di depurazione e in ingresso nel torrente Ombrone e nei suoi affluenti. Inoltre la fondazione Parsec avrà importanti compiti di consulenza tecnica ambientale e si incaricherà della redazione di relazioni annuali sul monitoraggio condotto sullo stato degli ecosistemi, impegnandosi infine anche a collaborare in attività di ricerca scientifica in campo ambientale.
“L’area umida delle Pantanelle, che è molto vicina all’impianto del Calice, è stata eletta da tempo luogo di nidificazione per varie specie di uccelli migratori, anfibi e rettili, anche rari, ed è un unicum naturalistico da tutelare nel nostro territorio. Ringraziamo i cittadini della zona che fino ad oggi ci hanno dato un grande aiuto nel mantenere e preservare le caratteristiche di questo habitat naturale – commenta Alessandro Brogi, presidente di Gida -. Abbiamo deciso di fare uno sforzo ulteriore per valorizzarla e per renderla finalmente fruibile anche da parte del resto della città. Per questo abbiamo scelto di firmare un accordo con un partner qualificato come la Fondazione Parsec, auspicando che gli stessi cittadini che hanno avuto cura delle Pantanelle possano continuare ad essere coinvolti nel dare ulteriore valorizzazione a questa zona”.
La convenzione, insomma, guarda alla valorizzazione delle Pantanelle, ma anche a tutta la zona circostante: “La convenzione firmata oltre che valorizzare il lago delle Pantanelle prevede anche un’attività pluriennale di monitoraggio della qualità ambientale sul sito del Calice e di Baciacavallo – aggiunge Marco Morelli, direttore della Fondazione Parsec -. Tutto viene fatto nell’ottica di mantenere un controllo della qualità ambientale di tutta la fascia di monitoraggio che da Prato Ovest arriva a Prato Est”.
Tramite questo accordo, inoltre, nasceranno anche nuove opportunità di lavoro attorno alla zona delle Pantanelle. “Grazie alla convenzione con Gida, procederemo all’assunzione di due figure a tempo determinato: un operaio non specializzato per la manutenzione ordinaria del lago delle Pantanelle e un biologo naturalista esperto in monitoraggio ambientale – precisa Tatiana Mancuso, presidente della Fondazione Parsec -. Quindi la firma della convenzione ci permette di sviluppare ulteriormente le attività legate all’ambiente di cui ci occupiamo già da tempo, come il monitoraggio della flora e fauna del Monteferrato e il recupero della fauna selvatica”.
Un accordo valutato positivamente anche dall’amministrazione comunale di Prato, socio unico della Fondazione Parsec e socio di Gida: “In questi anni la tutela del lago delle Pantanelle ha permesso di ricreare una vera e propria oasi naturalistica di grande interesse, con il ritorno anche di molte specie – concludono il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, e l’assessore Giacomo Sbolgi -. Un risultato reso possibile grazie a Gida e soprattutto ai cittadini che se ne sono occupati con passione e che, siamo certi, continueranno ad essere coinvolti anche in futuro, dando ancora una volta un supporto fondamentale. L’accordo tra Gida e Parsec permetterà di rendere strutturale questo lavoro e di contribuire anche con un approccio scientifico alla salvaguardia di quest’area che ha un valore ambientale importante”.