I nonni dell’Rsa di Cicignano raccontano in un video il loro Natale agli studenti dell’istituto comprensivo “M. Hack”

A loro volta gli studenti regaleranno ai nonni video-messaggi di auguri, poesie, canzoni e anche un “presepe plastificato” (pronto per essere igienizzato) per farli sentire meno soli in un anno fatto di distanziamento e isolamento

Questa è la storia di un Natale che per i nonni dell’ Rsa di Cicignano a Montemurlo rischiava di essere triste e solitario e che invece sarà illuminato dai sorrisi, dalle voci e dalle storie dei bambini delle scuole dell’infanzia e primaria dell’istituto comprensivo “Margherita Hack” e della paritaria Ancelle del Sacro Cuore di Montemurlo. Il Covid – 19, infatti, quest’anno ha reso impossibile far visita agli ospiti dell’ Rsa, isolati in una bolla per proteggerli dai contagi. Un’immagine di solitudine che all’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Montemurlo, Antonella Baiano, non piaceva proprio: «Soprattutto in questo momento così difficile di emergenza sanitaria, era giusto non lasciare soli i nostri nonni, ma far sentire loro, seppur a distanza, l’affetto dei bambini e di Montemurlo. La nostra Rsa accudisce persone fragili, che sono i nonni di tutti noi e che hanno un particolare bisogno di sentire la vicinanza della comunità». Così è nata l’idea, subito condivisa dalla dirigente dell’istituto comprensivo “Hack”, Maddalena Albano e da Suor Angela della scuola Sacro Cuore: riscaldare il Natale dei nonni dell’Rsa con i canti e gli auguri dei bambini, che solitamente all’ Rsa nel periodo delle feste venivano fatti di persona.

Il progetto è partito ad ottobre scorso ed è stato condiviso con gioia anche dall’Rsa di Cicignano, che ha raccolto in un breve video i racconti del Natale dei nonni ospiti della struttura. Il video è stato quindi caricato su cd e chiavette Usb e sarà fatto vedere ai bambini nei prossimi giorni. « L’idea di creare un video dove i nonni dell’Rsa potevano raccontare i loro Natale ai bambini è subito piaciuta molto. Hanno preso parte al video con grande entusiasmo Paolo, Vanni, Maria Rosa, Valeria e Mara. – racconta l’educatrice dell’Rsa Cicignano, Carlotta Malvolti – Seppur a distanza, si è subito creato un rapporto unico e speciale, quello che c’è solo tra nonni e nipoti che porta ad aprire i cuori attraverso i racconti del passato. Abbiamo avuto alcuni ospiti che solitamente non parlano di sé che, quando hanno saputo che il video sarebbe stato fatto vedere ai bambini, si sono aperti per la prima volta ». Nei racconti di Paolo, Vanni, Maria Rosa, Valeria e Mara ci sono immagini semplici e familiarila nonna che prepara i tortelli, il pungitopo, i regali e i pranzi con i parenti. Una normalità intrisa di un pizzico di malinconia, che sicuramente sarà spazzata via dall’arrivo nei prossimi all’ Rsa dei regali preparati dagli oltre mille bambini delle scuole dell’infanzia e primaria di Montemurlo (18 classi dell’infanzia e 35 della primaria). Grandi scatole rosse piene di doni: i video dei canti di Natale (cd e chiavette usb), delle poesie ma anche di bigliettini, cartelloni colorati e un presepe, tutto rigorosamente plastificato, affinché possa essere igienizzato prima di arrivare nelle mani dei nonni.

Un lavoro che non è stato solo creativo ma anche educativo, come spiega la preside dell’istituto comprensivo Margherita Hack, Maddalena Albano:« Le insegnanti già da ottobre hanno impostato un lavoro per sensibilizzare i bambini sull’importanza del legame con gli anziani, anche per la loro formazione. Hanno poi spiegato cos’è un’ Rsa, facendo capire ai nostri studenti che non si tratta di un luogo di isolamento, ma di un servizio importante per tutta la comunità. Il nostro compito è quello di mantenere un legame con queste persone e di far sentire loro il nostro affetto soprattutto in questo momento». Dal prossimo 18 dicembre tutte le classi quinte delle scuole primarie dell’istituto comprensivo e del Sacro Cuore faranno dei video-collegamenti della durata di circa 20 minuti con l’Rsa di Cicignano, un’occasione per vedere i nonni, scambiarsi gli auguri di Natale e stare insieme con la speranza di non dover più vivere un Natale così a distanza.