I segreti di Notre Dame
Nella notte dell’incendio che sta distruggendo la Cattedrale di Notre Dame, riaffiorano tutte quelle leggende che hanno sempre caratterizzato la storia di questo straordinario simbolo della cultura cattolica e occidentale.
La cattedrale di Notre Dame a Parigi è un pezzo di storia di Francia ma anche una misteriosa rete di simboli e allegorie.
Notre Dame di Parigi è un “libro di pietra” nel quale si leggono arte, dottrina cristiana, storia, leggende, simbologie. Di seguito alcune fra le maggiori curiosità che da sempre affascinano studiosi e turisti.
Le serrature del diavolo
Una leggenda vuole che le serrature e le cerniere decorate del portale principale della Cattedrale di Notre Dame siano opera del Maligno in persona.
La leggenda
Nei primi anni del XIV secolo, i canonici commissionarono le serrature e le cerniere ad un giovane e ambizioso fabbro di nome Biscornet che accettò subito questa occasione d’oro. Subito dopo, Biscornet si rese conto che il lavoro era massacrante e le dimensioni delle serrature erano troppo grandi per la sua piccola fucina. Biscornet donò così la propria anima a Satana in cambio di un aiuto. A quei tempi Satana era una figura ricorrente nelle conversazioni e nell’immaginario collettivo, e così il giovane fabbro decise di fare appello ai suoi servizi. Si recò così nei bassifondi dell’Ile Saint Louis alla ricerca del re degli inferi. Con il suo sangue firmò un patto che gli assicurò di riuscire a completare il lavoro in tempo per l’inaugurazione in cambio della sua anima.
Il giorno dell’inaugurazione, le porte non si aprivano. É stato a colpi di esorcismi e acqua santa che finalmente si riuscì a entrare nella Cattedrale, poco tempo dopo Biscornet morì. Si dice che sulla sua tomba, al Cimitero degli Innocenti – dove oggi si trovano Les Halles, il suo fantasma apparisse cantando strane e oscure invocazioni sataniche. Oggi soltanto la porta laterale di sinistra che affaccia sulla piazza conserva le serrature originali.
Serrature e cerniere e in mezzo la testa del diavolo.
Un indizio del fatto che nella decorazione della Cattedrale vi fosse lo zampino del Diavolo in persona, sarebbe la Testa del diavolo raffigurata sulla parte centrale della decorazione, come se Satana in persona avesse lasciato la sua firma. Alcuni pensano che le corna siano invece il marchio del fabbro Biscornet (bis-cornet ovvero due corna). Per quanto riguarda le decorazioni in ferro sulle porte centrali fu il fabbro Pierre Boulanger a completare il lavoro che doveva essere di Biscornet durante il restauro di Notre Dame ad opera dell’architetto Eugène Viollet-Le-Duc. Si possono capire lo stupore e la sorpresa che i lavori di Biscornet avevano provocato nel XIII secolo, quando il fervore religioso era al suo apice in francia. L’opera del fabbro fu associata all’intervento del Diavolo perché sembrava inconcepibile che fosse il risultato del lavoro di un solo uomo.
- Immagini diaboliche
Il diavolo e altri demoni hanno un ruolo di tutto rispetto nella cattedrale: se nel Portale del Giudizio Universale Satana collabora con l’Arcangelo Michele nella pesa delle anime, nella Tentazione di Adamo ed Eva è il demone notturno di Lilith a prendere il posto del serpente. Una delle statue più note di Notre Dame è Strige, alato spirito maligno di origine greca che guarda Parigi dal cornicione, mentre sulla Porta di Sant’Anna il diavolo ghigna sotto le sembianze di un uccello dai tempi di Biscornet.
Satana e l’Arcangelo Michele nella pesa delle anime.
Tentazione di Adamo ed Eva.
- Il Tempio della Ragione
Durante la Rivoluzione Francese Notre Dame de Paris fu adibita a Tempio della Ragione (nonché deposito di cibo e foraggi) e la statua della Madonna sostituita con quella di un’attrice. Le sculture dei 28 re di Giudea sulla facciata furono decapitate perché scambiate per immagini dei re di Francia. La cattedrale era talmente devastata che per l’incoronazione di Napoleone fu necessario coprire le pareti con arazzi e bandiere, mentre all’ingresso fu installato un protiro posticcio.
- Demolire Notre Dame?
Non tutti sanno che la regina delle cattedrali è stata più volte a rischio di demolizione. Dopo la Rivoluzione, il filosofo Henri de Saint-Simon si propose di acquistarla per distruggerla, in quanto simbolo di oscurantismo religioso. La verità è che la chiesa versava in uno stato pietoso. Decisiva per salvarla e avviare il restauro fu la campagna di sensibilizzazione che ebbe al centro il romanzo Notre-Dame de Paris di Victor Hugo.
- Le Chimere
I mostruosi animali immaginari sul tetto della cattedrale non sono frutto di fantasie medievali, come tutti ci aspetteremmo, ma invenzioni di Eugéne Viollet-le-Duc, artefice del restauro del XIX secolo. Per ammirarli da vicino, vale ugualmente la pena salire i 387 gradini della torre Nord.
Chimere e Gargoyles
- Alchimie di Notre Dame
Le decorazioni della cattedrale sono state lette anche come una complessa rete di simboli alchemici. Sulla facciata principale pare sia nascosta proprio l’allegoria dell’Alchimia, che regge un libro aperto e uno chiuso, a rappresentare sapienza mondana ed esoterica. Fra le sue ginocchia la Scala Philosophorum rappresenta il cammino dell’adepto. Sul tetto potrete invece vedere la statua dell’Alchimista, un vecchio pensoso col berretto frigio, mentre si racconta che i maestri occulti del XIV secolo s’incontrassero davanti alla Porta Rossa.
Allegoria dell’Alchimia
- La lettera H
Il profilo della facciata occidentale di Notre Dame, con le due torri simmetriche, ha la forma della lettera “H”, secondo gli studiosi di esoterismo legata all’ascensione al cielo. Cos’è una cattedrale, se non un mezzo di elevazione? Ma c’è di più: l’acca è anche l’iniziale di “Eva” e “vita” in ebraico, legata nella cabala alla maternità. È per questo che la struttura verrà ripresa in altre chiese dedicate al culto mariano.
La facciata
- Le reliquie
Nella cattedrale di Notre Dame sono conservate alcune fra le più importanti reliquie della Cristianità: un chiodo e un frammento della Santa Croce, ma soprattutto la corona di spine di Gesù. Visibili fuori dai preziosi reliquiari solo di venerdì.
Corona di spine.
Tornano in mente, oggi, anche le profezie di Nostradamus che più volte ha fatto riferimento a Parigi per drammatici eventi futuri.
Una delle sue più famigerate quartine, infatti, recita testualmente: “La grande guerra inizierà in Francia e poi tutta l’Europa sarà colpita, lunga e terribile essa sarà per tutti….poi finalmente verrà la pace ma in pochi ne potranno godere“.