Il Cgfs compie 60 anni: un punto di riferimento per sport, educazione e integrazione fin dal 1962
Sessanta candeline per il Centro Giovanile di Formazione Sportiva. Un traguardo importante e prestigioso quello raggiunto dall’associazione, che ha festeggiato i primi 60 anni mercoledì scorso, con i suoi protagonisti di oggi e di ieri, nella suggestiva cornice del Castello dell’Imperatore. A presentare la serata è stata la speaker radiofonica Giulia Gianassi, che ha ripercorso la lunga storia del centro giovanile.
Storia che cerchiamo di sintetizzare. Nell’estate del 1962, in un’Italia che stava abbozzando il suo sviluppo economico post bellico, lo sport era ancora un elemento da riorganizzare. Fu allora che , sotto la spinta dell’ Unione Italiana Sport Popolare, nacque il Centro Giovanile di Formazione Sportiva. Le prime attività organizzate furono il nuoto e la ginnastica correttiva.
Tra il 1964 e il 1970, grazie alla spinta del primo presidente, Mario Dini (presente alla serata di mercoledì scorso), il Cgfs assunse una struttura più definita con la partecipazione dei Comuni e degli enti di promozione Aics, Csi, Uisp.
Negli anni ’70, quindi, mentre il Coni a livello nazionale cominciava a costruire i suoi primi centri di avviamento alla sport, Prato, grazie al Cgfs, era già in prima linea nel diffondere il concetto di “sport per tutti”.
Negli anni ’80 il Cgfs scelse con convinzione la strada dello sport finalizzato ad una formazione di base che consentisse una crescita armonica, sana, divertente. Nel frattempo a Prato si moltiplicarono gli impianti e le società sportive, molte delle quali ancora oggi collaborano con il centro, e prese corpo il “Trofeo Città di Prato”, che inaugurò un nuovo filone di collaborazione con il settore dell’istruzione.
Gli anni ’90 rappresentarono un momento di svolta, con la nascita della Provincia di Prato. Grandi eventi sportivi, grandi manifestazioni e, in parallelo, la scelta da parte del Centro Giovanile di Formazione Sportiva di concentrarsi ancor di più sulle necessità delle persone disabili, per consentire a tutti di fare sport.
I primi decenni del nuovo millennio sono anni di costante aggiornamento, di evoluzione, di innovazione per gli educatori e per il centro, che mantiene però la sua filosofia originaria nel segno dell’inclusività e dell’integrazione.
Tra il 2021 e il 2022, infine, il Cgfs ha proposto attività invernali ed estive, fra corsi di avviamento allo sport, camp, attività outdoor e iniziative varie, per oltre 3mila bambini e ragazzi.
“Il Centro Giovanile di Formazione Sportiva è un pezzo di storia di Prato, che ormai è entrato a pieno nel tessuto cittadino. Di questa grande famiglia hanno fatto parte e fanno parte tuttora tantissimi professionisti, impegnati nel trasmettere i valori dello sport, dell’educazione e dell’integrazione – commenta Mirko Bassi, direttore generale del Cgfs -. La vera forza del centro sono le persone che ne fanno parte. E questo è vero fin dal giorno della sua nascita. Non abbiamo mai perso la spinta innovativa iniziale, cercando di stare sempre al passo con i tempi e di migliorare la nostra offerta formativa per rispondere alle esigenze delle famiglie pratesi, con un occhio di riguardo per le future generazioni di sportivi e non”.