Il Comune di Montemurlo aderisce al programma “Città amiche dei bambini e degli adolescenti” promosso da Unicef

Stasera la delibera passerà in Consiglio Comunale. Un Comune che si impegna a sviluppare il percorso del programma Città Amiche è un Comune che lavora per tradurre i principi della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nella vita quotidiana dei bambini e dei ragazzi

Anche il Comune di Montemurlo aderisce al programma “Città amiche dei bambini e degli adolescenti”, promosso dal Comitato Italiano per l’Unicef che vuole sostenere concretamente le campagne di sensibilizzazione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La delibera passerà stasera al vaglio del Consiglio comunale. Una Città Amica è una città impegnata in un processo continuo di miglioramento dei diritti dei bambini e degli adolescenti.

La proposta di costruire una Città Amica è principalmente una richiesta di impegno politico legato alla programmazione, seguendo un percorso definito e con un approccio sistemico all’elaborazione di politiche che abbiano effetti, diretti o indiretti, sulla vita e sul benessere dei bambini e dei ragazzi presenti sul territorio comunale. L’impegno del Comune di Montemurlo “Città amica dei bambini e degli adolescenti” è stato presentato dall’assessore alla pubblica istruzione e diritti dell’infanzia, Antonella Baiano, insieme all’avvocato Laura Badiani, presidente del Comitato pratese dell’Unicef.

«La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è stata approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e proprio novembre vuole essere il mese dedicato ai diritti dei minori- aggiunge l’assessore Antonella Baiano – Vogliamo promuovere la partecipazione delle bambine, dei bambini e degli adolescenti per dare impulso al coinvolgimento attivo nelle questioni che li riguardano. Vogliamo ascoltare le loro opinioni e tenerne conto nei processi decisionali». Una città amica dei bambini e degli adolescenti è un luogo in cui le opinioni, i bisogni e le priorità di tutti i bambini e gli adolescenti, sono parte integrante delle politiche e dei programmi pubblici. Infatti, la città amica, aspira a promuovere la partecipazione dei bambini e dei ragazzi alle scelte ed ai progetti che li riguardano, perché, solo attraverso un loro coinvolgimento attivo e autonomo sui processi di sviluppo locale, si può ottenere un reale cambiamento ambientale e culturale, dando vita ad una comunità più attenta e consapevole nei confronti delle esigenze giovanili.

«Unicef promuove questo programma in 50 Paesi del mondo e in Italia coinvolge i Comuni. La tematica dell’infanzia e adolescenza è trasversale a tutti gli ambiti d’interesse comunale ed

essere “Città amica” significa approntare anche dei correttivi di programmazione e coordinamento dei vari assessorati per ascoltare i bisogni e le necessità di bambini e ragazzi. – spiega Laura Badiani – Il minorenne è portatore di diritti ed istanze proprie, come la partecipazione diretta a vari ambiti nella vita pubblica. Un Comune che si impegna a sviluppare il percorso del programma Città Amiche è un Comune che lavora per tradurre i principi della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nella vita quotidiana dei bambini e dei ragazzi».