IL COMUNE DI MONTEMURLO DEDICA UNA STRADA AD ALDO MORO
Il Comune ha reso omaggio allo statista ucciso quarant’anni dalle Brigate Rosse, cambiando il nome di via Novara in via Aldo Moro. Ricordati anche i nomi degli agenti uccisi nell’agguato di via Fani.
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Da questa mattina, 12 maggio, anche Montemurlo ha una strada intitolata ad Aldo Moro, lo statista ucciso il 9 maggio 1978 dalle Brigate Rosse dopo 55 giorni di prigionia. La strada scelta per l’importante intitolazione è l’ex via Novara, all’entrata della città, a pochi passi dal municipio e dai principali uffici pubblici. Questa mattina si è svolta la cerimonia ufficiale di intitolazione alla presenza di numerose autorità, tra le quali il questore di Prato, Alessio Cesareo, il capo di gabinetto della Prefettura di Prato, Marisa Di Vito, il luogotenente di Montemurlo, Quintino Preite. «Il Comune di Montemurlo ha ritenuto doveroso ricordare Aldo Moro attraverso la dedica di una strada centrale della nostra città. Aldo Moro fu uomo del dialogo, un difensore strenuo della democrazia. L’auspicio è quello che soprattutto i giovani possano imparare a conoscere ed apprezzare la figura di quest’uomo il cui insegnamento non è morto nella Renault 4 in via Caetani», ha detto il sindaco Mauro Lorenzini. «Forse il destino dell’uomo non è di realizzare pienamente la giustizia, ma di avere perpetuamente della giustizia fame e sete. Ma è sempre un grande destino» con queste parole di Aldo Moro, il vice – sindaco e assessore ai lavori pubblici, Simone Calamai ha ricordato l’importanza del progetto politico del presidente della Dc. Una politica con la P maiuscola, che per il grande statista aveva il compito di leggere e orientare il percorso, pieno di cadute, dello sviluppo umano. Durante la cerimonia di intitolazione della via ad Aldo Moro il Comune ha reso omaggio anche ai cinque uomini della scorta del presidente della Dc, che il 16 maggio 1978 morirono nell’agguato in via Fani a Roma:i carabinieri Domenico Ricci, Oreste Leonardi e gli agenti della polizia Giulio Rivera, Francesco Zizzi e Raffaele Iozzino. Una scia di sangue e di dolore che è ancora una ferita aperta per il nostro Paese. Il sindaco Lorenzini, l’assessore Calamai, insieme al questore di Prato, Alessio Cesareo e al capo di gabinetto della Prefettura di Prato, Marisa Di Vito, hanno poi scoperto il cartello con l’intitolazione della strada ad Aldo Moro. Alla cerimonia erano inoltre presenti il luogotenente di Montemurlo, Quintino Preite, gli assessori Rossella De Masi, Giuseppe Forastiero, Giorgio Perruccio, Luciana Gori, il consigliere Alberto Vignoli, numerosi rappresentanti del mondo dell’associazionismo locale e cittadini. Alla fine “Il Pastaio” della nuova via Aldo Moro ha offerto un aperitivo a tutti gli intervenuti.