Il CPAP dice no al Comune Unico della Valdibisenzio: “Fermatevi fino a che siete in tempo!!”
Debutta il Comitato che promuove la fusione dei tre comuni della Valdibisenzio.
Il nostro storico Comitato, invece, è stato, è, e sarà da sempre contro la soppressione delle identità territoriali soprattutto se certe operazioni istituzionale possano risultare rischiose, in futuro, per la vita della nostra piccola provincia che passerebbe da 7 a 5 comuni.
“In tema di importanza di una Provincia nei confronti dello Stato centrale, ricordo che purtroppo conta anche il numero dei comuni che essa detiene, come mi confermò anni orsono un Prefetto di Prato !!” dice Fabio Nesti, Presidente del Comitato Provinciale Area Pratese. “Se vi deve essere una fusione di comuni, allora, che Vaiano torni sotto il Comune di Prato, come era fino agli anni 50, lasciando che Cantagallo si fonda con Vernio e Poggio a Caiano torni sotto il Comune di Carmignano come anch’esso era fino a qualche decennio fa. Ma si…. diamo libero sfogo a questa onda “fusionista” senza senso, e ricordiamo poi al Presidente della provincia di togliere 2 o 3 bisanti dallo stemma della Provincia stessa, la quale aveva voluto evidenziare anch’essa l’importanza delle identità comunali riportando, appunto, ogni comune della provincia in visione araldica sul proprio simbolo. Inoltre, lasciatemi dire quanto sia superficiale il paragone che ho letto tra fusione di aziende e fusione di enti: la rappresentanza democratica di due consigli comunali che verrà a mancare, non merita di viaggiare sullo stesso piano rispetto a “consigli di amministrazione” di aziende senza, sminuire o offendere nessuno; mi viene da chiedere cosa centri il cavolo con le 40 ore ! Chiedo a chi ha le mani in questa questione di pensare bene a quello che promuove perché sta giocando con il futuro di questo territorio !!” Conclude Nesti.
Il nostro storico Comitato, invece, è stato, è, e sarà da sempre contro la soppressione delle identità territoriali soprattutto se certe operazioni istituzionale possano risultare rischiose, in futuro, per la vita della nostra piccola provincia che passerebbe da 7 a 5 comuni.
“In tema di importanza di una Provincia nei confronti dello Stato centrale, ricordo che purtroppo conta anche il numero dei comuni che essa detiene, come mi confermò anni orsono un Prefetto di Prato !!” dice Fabio Nesti, Presidente del Comitato Provinciale Area Pratese. “Se vi deve essere una fusione di comuni, allora, che Vaiano torni sotto il Comune di Prato, come era fino agli anni 50, lasciando che Cantagallo si fonda con Vernio e Poggio a Caiano torni sotto il Comune di Carmignano come anch’esso era fino a qualche decennio fa. Ma si…. diamo libero sfogo a questa onda “fusionista” senza senso, e ricordiamo poi al Presidente della provincia di togliere 2 o 3 bisanti dallo stemma della Provincia stessa, la quale aveva voluto evidenziare anch’essa l’importanza delle identità comunali riportando, appunto, ogni comune della provincia in visione araldica sul proprio simbolo. Inoltre, lasciatemi dire quanto sia superficiale il paragone che ho letto tra fusione di aziende e fusione di enti: la rappresentanza democratica di due consigli comunali che verrà a mancare, non merita di viaggiare sullo stesso piano rispetto a “consigli di amministrazione” di aziende senza, sminuire o offendere nessuno; mi viene da chiedere cosa centri il cavolo con le 40 ore ! Chiedo a chi ha le mani in questa questione di pensare bene a quello che promuove perché sta giocando con il futuro di questo territorio !!” Conclude Nesti.