Il marzo delle donne, un mese per conoscere e riflettere sull’universo al femminile

Il cartellone di eventi è promosso dall’assessorato e dalla Commissione pari opportunità del Comune di Montemurlo. Primo appuntamento mercoledì 8 marzo con lo spettacolo “Svergognata”

Marzo è il mese che il Comune di Montemurlo dedica alle donne con un cartellone di eventi, promossi dall’assessorato e dalla Commissione pari opportunità, per riflettere sull’universo femminile.

«Per ottenere la vera parità c’è ancora tanto da lavorare ma a Montemurlo, attraverso il calendario d’iniziative del “Marzo delle donne”, vogliamo stimolare la riflessione e il dibattito», sottolinea il sindaco Simone Calamai. «Il marzo delle donne vuole accendere una luce sulle discriminazioni e le violenze di cui le donne sono ancora oggetto in Italia- basti pensare alla violenza di genere- e in tante altre parti del mondo come l’Iran o l’Afganistan – aggiunge l’assessore alle pari opportunità Valentina Vespi – Un impegno per i diritti delle donne che non si ferma al mese di marzo ma che prosegue per tutto l’anno».

Teatro, presentazioni editoriali, conferenze e mostre per esplorare non solo il femminile ma anche il concetto di diversità e dei diritti: dalla “schiavitù” dell’immagine in cui tante donne rimangono intrappolate, alla violenza di genere, alla lotta per la parità di accesso al mondo del lavoro e della ricerca scientifica. Le iniziative si svolgeranno al teatro della Sala Banti (piazza della Libertà, 2) e si avvalgono della collaborazione della Commissione regionale per le pari opportunità della Toscana, della Fondazione Cdse e di Toponomastica al femminile.

Si parte il giorno internazionale della donna, mercoledì 8 marzo, ore 21,15 alla Sala Banti con “Svergognata” di Antonella Questa, spettacolo inserito nella stagione di prosa promossa dal Comune con Fondazione Toscana Spettacolo. Quanto contano lo sguardo e il giudizio degli altri? Quanto pesano nel nostro quotidiano? Svergognata porta a galla le trappole in cui spesso inconsapevolmente cadiamo, ovvero il bisogno di approvazione, la schiavitù dell’immagine e della desiderabilità sociale che ci distraggono da ciò che realmente desideriamo e da ciò che siamo. Ancora una volta Antonella Questa si immerge nelle pieghe della società con il suo sguardo ironico, che solleva il giudizio, per mettere in luce le nostre debolezze. L’uso del corpo nelle coreografie, qui diventa un vero e proprio linguaggio sostituendosi alla parola e restituendoci uno spettacolo che nel dinamismo ha uno dei suoi punti di forza. Prenotazione biglietti e informazioni si può chiamare il cell. 350 0989104 (anche messaggi whatsapp) nelle fasce orarie 13 – 15 e 19 -20 dal lunedì al venerdì; mail: salabantiprosa@gmail.com

Martedì 14 marzo alle ore 21,15 al teatro della Sala Banti si svolgerà la presentazione “Ti bacio quando torno: Storia di Santina” (Italian Edition, 2022) di Cataldo Lo Iacono e Salvatore Lombardo, il libro che i due autori dedicano alla memoria di Santina Cannella, una ragazza siciliana che negli anni Cinquanta difese a costo della vita il suo diritto di studiare e di scegliere chi amare . Sarà presente l’autore Cataldo Lo Iacono, ex comandante della polizia municipale del Comune di Montale, in conversazione con il giornalista Giacomo Bini. Le letture sono a cura di Elisa Chiappinelli, psicoterapeuta e componente della Commissione pari opportunità che dice «Il silenzio è il miglior alleato della violenza. Parlare e conoscere storie come quella di Santina è importante per non dimenticare le vittime e per dare forza a tutte quelle donne che lottano per i propri diritti contro ogni tipo di violenza e sopraffazione».

Ti bacio quando torno – Storia di Santina”, è un libro che affronta un tragico fatto di sangue avvenuto nel 1954 a Marianopoli, paese in provincia di Caltanissetta, nel cuore della Sicilia. È la storia di Santina, studentessa quindicenne uccisa con sette colpi di pistola dal suo spasimante: un uomo di undici anni più grande di lei che s’invaghisce della ragazzina e non accetta il

suo rifiuto. Una storia che per molti anni è rimasta nascosta e quasi sconosciuta ai più e che è stata ricostruita grazie al lavoro di ricerca storica e giudiziaria di Cataldo Lo Iacono, nato nello stesso paese di Santina.

Il programma prosegue giovedì 23 marzo alle ore 21,15 al Teatro della Sala Banti con Alessia Cecconi, storica dell’arte e direttrice della Fondazione Cdse, che ci porterà alla scoperta di Donne per l’arte. Vite straordinarie di mecenate, artiste, critiche d’arte del Novecento”. «Per molti secoli l’arte è stata declinata solo al maschile e fino ai primi del Novecento la donna era solo vista solo come “musa ispiratrice”, come soggetto passivo del processo creativo.  conclude la presidente della Commissione pari opportunità, Amanda Ravagli – Il percorso per avere donne artiste e mecenati è stato lungo e faticoso. Dedicheremo una serata ad un tema sul quale si tende a riflettere meno: l’emancipazione femminile nell’arte». Infine, dlunedì 20 a domenica 26 marzo nella galleria espositiva di Sala Banti si svolgerà la mostra dal titolo “Le Nobel”, a cura dell’associazione Toponomastica femminile con il sostegno di Unar, Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali.