Il Ministro della salute Speranza oggi in visita a San Patrignano: “Ho visto una comunità che non lascia indietro nessuno”

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha fatto visita ieri pomeriggio a San Patrignano, dove ha incontrato la Presidente Vittoria Pinelli insieme ai vertici della comunità, e ha potuto conoscere da vicino alcuni ragazzi dei vari servizi e settori. Il ministro ha visitato in particolare il Centro medico, con la Casa alloggio che accoglie malati affetti da Hiv/Aids, i centri minori maschile e femminile e il canile, che ospitano quasi trenta adolescenti con problematiche legate a devianza e disagio.

“Un lavoro di squadra, di tantissimi al servizio delle persone per provare a offrire nuove possibilità a giovani e meno giovani che hanno avuto meno fortuna – ha sottolineato il Ministro Speranza a fine visita –. Penso  che sia un lavoro importante e positivo che va nella direzione giusta e dà anche l’idea di una società che non lascia indietro nessuno, questo è uno dei nostri obiettivi, uno dei punti di forza del nostro Servizio Sanitario Nazionale sulla base dell’articolo 32 della nostra Costituzione: quando una persona sta male, questa persona va curata, quando una persona rimane indietro questa persona va aiutata a ritornare pienamente in campo e penso che qui, in tutti questi anni, si sia portato avanti esattamente questo principio”.

“Ringrazio il ministro Speranza per l’attenzione rivolta a San Patrignano – afferma Vittoria Pinelli -. Una comunità che, oltre ad accogliere ragazzi e ragazze con problemi di dipendenza in maniera completamente gratuita, si prende cura delle persone affette da HIV e AIDS nonché di giovani minori in difficoltà. Questo avviene in strutture dedicate all’interno di San Patrignano, con la possibilità di usufruire dei tanti servizi a disposizione della comunità. Al contempo la piccola dimensione delle stesse favorisce una connotazione più familiare. Tutto questo fa di San Patrignano una grande comunità integrata”.

La Casa alloggio ospita quasi esclusivamente pazienti che vengono inviati da altri ospedali, bisognosi di assistenza sanitaria continuativa non possibile a domicilio. I posti disponibili, 30 residenziali e 20 diurni, sono in regime di Convenzione con la ASL Area Vasta Romagna. La struttura può accogliere anche pazienti provenienti anche da altre Regioni, dietro richiesta di una struttura specialistica (ad esempio malattie infettive, SerD) o dei servizi sociali. La Casa alloggio è inserita nel Centro medico di San Patrignano. Il Centro Medico è il polo sanitario della Comunità di San Patrignano e che comprende, il Poliambulatorio, cui fanno riferimento gli ospiti ed i residenti nella Comunità per le necessità mediche ed infermieristiche dove vengono effettuate le visite specialistiche di cardiologia, psichiatria, oculistica, chirurgia, otorinolaringoiatria, infettivologia, ginecologia, nonchè uffici amministrativi, ambulatori per psicoterapie, palestra e ambulatori per la fisioterapia.

Le due comunità educative residenziali per minori di San Patrignano accolgono invece ragazze e ragazzi minorenni inviati in comunità dai Tribunali o dai servizi sociali per problemi di devianza, delinquenza, utilizzo di sostanze stupefacenti e altre forme di disagio. Alcuni di loro sono entrati in comunità in seguito all’adesione a un progetto di messa alla prova o per l’esecuzione di una misura alternativa alla detenzione. I posti, 12 maschili e 12 femminili, sono in corso di ampliamento per rispondere alle crescenti richieste. Il progetto educativo è individuale, incentrato sul singolo ragazzo, e viene elaborato in accordo con il servizio sociale di riferimento. La volontà è quella di consentire al minore una crescita armoniosa che gli permetta di acquisire autonomia, rispetto, fiducia in se stesso e negli altri. Seguiti da educatori e personale qualificato presente giorno e notte, nei centri minori i ragazzi hanno assistenza sanitaria e legale, e possono inoltre intraprendere o completare percorsi di studio e di praticare lo sport e le attività ludico ricreative in linea con la loro età adolescenziale, quali danza, teatro, musica.

Matteo Diotalevi