Il Prefetto approva l’aggiornamento del Piano di emergenza esterna della TOSCOCHIMICA

 

Il Prefetto, Adriana Cogode, ha approvato ieri l’aggiornamento del Piano di Emergenza esterna dello stabilimento industriale a rischio di incidente rilevante, TOSCOCHIMICA, con sede a Prato in via Ettore Strobino nn. 54/56. Si tratta di un documento che organizza la risposta di protezione civile e di tutela ambientale per mitigare i danni di un eventuale incidente rilevante all’interno dello stabilimento, che possa comportare, al di fuori del perimetro dell’impianto, rischi per la salute umana, per l’ambiente e per i beni previsti negli scenari di riferimento. Il Piano rappresenta la sintesi del lavoro svolto da un gruppo tecnico, coordinato dalla Prefettura e composto dai Vigili del Fuoco, dalle Forze di Polizia, dal Servizio di Protezione civile comunale, da Arpat, Asl, 118 e dal gestore dell’impianto ed è il frutto – con il parere del Comitato Tecnico Regionale presso la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco della Toscana – di approfondita analisi degli scenari di rischio correlati a possibili incidenti classificati dal legislatore rilevanti e conseguentemente oggetto di apposita pianificazione d’emergenza. Il documento, che individua le aree di impatto esterne all’impianto, ha lo scopo, infatti, di circoscrivere e minimizzare gli effetti di un possibile incidente industriale, individuare le strutture chiamate ad intervenire, definire le procedure e le misure di coordinamento dei soccorsi per proteggere la salute umana e, non ultimo, informare adeguatamente la popolazione e tutti i soggetti competenti. Proprio a quest’ultimo riguardo, tenuto conto dell’assoluta necessità di un coinvolgimento consapevole della popolazione interessata, sarà presto organizzata, d’intesa con il Comune di Prato, una giornata informativa rivolta principalmente alla cittadinanza per far conoscere il possibile rischio chimico-industriale a cui la zona interessata è esposta e fornire dettagli e informazioni circa le procedure previste all’interno della Pianificazione di Emergenza Esterna, compresi i comportamenti da adottarsi per autoprotezione.