Il rapper Nesli: “San Patrignano mi ha riempito gli occhi”

Oggi a San Patrignano all’interno dei WeFree Days, gli studenti hanno avuto modo di confrontarsi con il cantante, ma anche con il campione paraolimpico Cassioli, il fotografo Settimio Benedusi e il regista e attore Francesco Apolloni

 

«Oggi quando sono arrivato, il fatto di sentirsi parte di qualcosa mi ha attraversato. Questo posto mi ha riempito gli occhi, quanta vita c’è». E’ rimasto davvero colpito Nesli, rapper e autore di “Andrà tutto bene” che oggi ha partecipato ai WeFree Days, evento dedicato alla prevenzione e organizzato dalla comunità San Patrignano, con il sostegno di Lamborghini Trattori e con QN come media partner.

Nel raccontarsi ai 1500 studenti, Nesli non ha nascosto l’emozione nel partecipare alla giornata: «Provo molta ammirazione per chi ha trovato qui un punto di riferimento. Il motore di tutto è l’amore, sia che tu lo abbia ricevuto sia che ti sia mancato. L’amore ha portato tutte queste persone ad essere qui a San Patrignano, per voler cambiare. La condivisione è alla base di tutto».

Sul palco assieme a lui il campione paraolimpico Daniele Cassioli, che ha ricevuto anche il riconoscimento WeFree per essere un esempio per i più giovani, e il regista e attore, amico di lunga data della comunità Francesco Apolloni. Daniele ha trovato la forza per reagire alla sua cecità grazie allo sport e lo ha raccontato nel suo libro fresco di stampa ‘Il vento contro’: «Ho iniziato da piccolo a fare sci nautico e ricordo ancora quando per la prima volta al telefono chiesi di farlo e sentii mettere giù la cornetta. Invece poi ebbi la possibilità di mettermi alla prova, mi allenavo con i normodotati e proprio perché ognuno dava il meglio di sé, ci sentivamo tutti uguali. Il mio libro racconta proprio come lo sport ti giudica per quello che sai fare non per quello che non puoi fare».

«Ogni ferita può essere un’opportunità – ha spiegato Francesco Apolloni, presentando il suo libro ‘Lost in Los Angeles’ –  Non è un caso che il protagonista sia uno chef e trasformi le sue esperienze personali in ricette straordinarie. Avere la capacità di avere qualcuno che ti aiuta a ritrovarti è una gran cosa».

Proprio da questa energia è rimasto affascinato Giovanni Terzi, conduttore televisivo e autore del libro “Eroi quotidiani”, che ha raccontato cinquanta storie fra cui quella di Federico Toldo, un ragazzo che ce l’ha fatta grazie a San Patrignano e che oggi era al suo fianco: «Alla prima canna dentro di me sentii la sensazione di appartenere a un gruppo. Prima ero in soggezione, in ansia, mentre così non mi sentivo più inferiore agli altri. Per mia fortuna mia madre dopo un po’ di tempo mi portò all’associazione e trovai anche un maresciallo che mi disse che la comunità per me era l’unica strada. Qui ho capito che per stare bene dovevo seguire le mie passioni».

Chi della sua passione ne ha fatto un mestiere è stato il fotografo Settimio Benedusi, che in questi ultimi anni ha fatto un percorso particolare dopo aver fotografato le donne più belle nel mondo per Sportweek: «Sono rimasto colpito dall’energia positiva di Bebe Vio, una forza incredibile, nonostante tutte le enormi fatiche della sua vita. Una forza che raramente ho visto nelle ragazze che hanno tutto, più abbiamo più ci lamentiamo. Una svolta per me. Con Martina Colombari poi sono stato ad Haiti cercando di raccontare cose meno belle e affascinanti delle donne da copertina. Così da un po’ di mesi ho una tenda da circo con cui vado nei mercati a fare ritratti alle persone, poi li stampo e glieli regalo perché penso che sia importante per loro averli. Questa per me è la fotografia democratica. Sarà meno accattivante ma per me è assolutamente più importante».