Il sindaco Calamai alle celebrazioni della Madonna di Valleverde a Bovino
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Oggi la delegazione del Comune di Montemurlo ha partecipato alla festa patronale della città-gemella
Anche quest’anno il Comune di Montemurlo non è voluto mancare a Bovino alle celebrazioni della Madonna di Valleverde e alla Cavalcata storica, la festa patronale della cittadina pugliese, da dodici anni gemellata con Montemurlo. Per la prima volta Simone Calamai, dopo la sua elezione a maggio scorso, ha partecipato alla festa di Bovino in veste di sindaco. Sono moltissimi i cittadini di Montemurlo, sopratutto quelli residenti a Oste, che provengono dalla cittadina pugliese e che d’estate approfittano della grande festa patronale per ritornare nel proprio paese d’origine. « È sempre un onore e una gioia poter partecipare e condividere con i nostri amici di Bovino i momenti di questa festa così suggestiva, ricca di storia e tradizioni. – ha detto il sindaco Simone Calamai– La nostra presenza oggi qui vuole sottolineare l’importanza del legame tra le nostre due comunità. Un gemellaggio, quello tra Bovino e Montemurlo, che si rafforza di anno in anno e che rappresenta anche un modo per preservare le radici di molti nostri concittadini con la loro terra d’origine».
La delegazione ufficiale del Comune di Montemurlo era formata dal sindaco, Simone Calamai, dall’ assessore alle politiche sociali, Alberto Fanti, accompagnati dal gonfaloniere del Gruppo Storico, Enzo Cella. Erano presenti in forma privata anche gli assessori Antonella Baiano, Alberto Vignoli, il consigliere regionale Nicola Ciolini, la presidente del consiglio comunale di Montemurlo Federica Palanghi e la consigliera Simona Asper.
Il 29 agosto rappresenta “il giorno più sacro” per i bovinesi ed è dedicato alla Madonna di Valleverde, protettrice del paese. Anche la cavalcata storica è un omaggio alla Vergine e il simbolico rito dell’offerta dell’olio alla Madonna rievoca l’omaggio che le autorità civili rendevano al clero per rinsaldare i legami tra chiesa e municipalità. Il Corteo avviene in forma solenne e si compone di quadri in costume d’epoca che rievocano i momenti più importanti della storia bovinese.