Il sindaco Calamai :«Comprendiamo il grido di dolore degli imprenditori alluvionati, ma il governo dov’è? L’alluvione è sparita dai radar della comunicazione nazionale e dell’esecutivo»

Il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai, accoglie e comprende le parole piene di amarezza dell’imprenditore Giudici dalla pagine della Nazione di oggi. «Defiscalizzazione, decontribuzione e velocità nell’erogazione delle risorse alle imprese alluvionate. Solo così si aiutano le imprese a ripartire. Scriverò alla Meloni»

«A fronte di spese enormi per ripartire, per far funzionare di nuovo i macchinari finiti sott’acqua, pulire le fabbriche dall’acqua e dal fango, ha dell’incredibile che le nostre imprese siano state costrette a provvedere a tutte le scadenze fiscali senza una vera proroga che avesse potuto dare un po’ d’ossigeno a chi ha subito enormi danni e, nonostante ciò, non si è mai fermato». Il sindaco Simone Calamai comprende bene le parole, cariche d’amarezza, espresse da Roberto Giudici, titolare dell’Eurostoffe Rosi a Montemurlo, uscite questa mattina sulla Nazione di Prato: «Quello di Giudici è il grido di dolore di tutti gli imprenditori alluvionati del nostro distretto che hanno subito milioni di danni. Come non dargli ragione? Questi imprenditori, dal 2 novembre a oggi, hanno affrontato spese enormi per poter ripartire, ma, a fronte di tutto ciò, il governo dov’è? Dove sono le risorse promesse? Defiscalizzazione, decontribuzione e velocità nell’erogazione dei ristori alle imprese alluvionate: solo così si aiutano le aziende a ripartire. I Comuni stanno facendo la propria parte con la rateizzazione della Tari 2023 e lo stanziamento di risorse che andranno ad alleggerire le bollette del prossimo anno, ma il vero ossigeno deve arrivare dal governo». Il sindaco Simone Calamai, anche nella sua veste di presidente della Provincia, nota poi con dispiacere e rammarico che ormai l’alluvione che ha colpito il distretto pratese, uno dei maggiori motori dell’economia italiana, è uscito dai radar della comunicazione nazionale: «Passate le prime fasi dell’emergenza, noto molta disattenzione nei confronti delle nostre comunità e delle nostre imprese che, invece, per i danni subiti, meritano ed hanno bisogno depieno sostegno dello Stato per rimettersi in piedi». In vista delle prossime festività, il sindaco Simone Calamai manderà la propria “letterina” non tanto a Babbo Natale, quanto alla presidente del consiglio Giorgia Meloni: «Insieme agli altri sindaci della Provincia abbiamo già scritto un mese fa alla premier, facendole presente la situazione di estrema difficoltà del nostro distretto a seguito dell’alluvione, purtroppo ad oggi non abbiamo avuto concreti riscontri. Quindi, in vista del Natale, scriverò di nuovo alla presidente Meloni e le chiederò: dove sono i provvedimenti del governo per aiutare le nostre imprese alluvionate? Dove sono le risorse? Lo Stato non può abdicare al suo ruolo».