IN GRAN SEGRETO UNA PARTE D’ITALIA È STATA CEDUTA. PAOLO GENTILONI HA RIDOTTO I CONFINI ITALIANI
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di Roberto Fiordi 20/02/2016
Ci vorrebbe che fosse ancora vivo Ugo Foscolo per scoprire cosa penserebbe dell’attuale ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e quale opera gli dedicherebbe, dopo che questi il 21 marzo del 2015 ha siglato in gran segreto un accordo con la Francia che prevede la rettifica dei confini in acque territoriali a scapito dell’Italia.
L’allarme lo ha lanciato Mauro Pili, ex presidente della Regione Sardegna, lanciando una petizione contro Matto Renzi, sottolineando che il Governo in carica, con un blitz senza precedenti, ha ceduto alla Francia le acque più pescose del Nord della sua Regione. Un’operazione venuta alla luce giorni scorsi quando un peschereccio sardo partito dal porto di Alghero, si è sentito intimare l’alt immediato dalle autorità francesi, con l’accusa di sconfinamento.
Ma l’imbarcazione stava solcando le acque tradizionali ed è per questo motivo che i pescatori sardi sono rimasti sorpresi di fronte alla minaccia francese dal sapore piratesco.
Tutto sommato non è stata un’azione francese senza precedenti, perché il 13 gennaio scorso, intorno alle 16.00, l’imbarcazione “Mina“, partita dal porto di Sanremo, si è vista affiancare della Gendarmeria Marittima francese, in prossimità delle acque territoriali transalpine, dinanzi alla spiaggia delle uova, nei pressi di Ventimiglia e porre sotto sequestro al porto di Nizza. I marinai liguri si son visti salire a bordo militari francesi con pistole alla mano che li hanno costretti a trasferirsi nella nave militare.
<< Si tratta di un sequestro di persona bello e buono >> aveva protestato un pescatore ligure, preoccupato anche per la sorte dei colleghi. E aveva aggiunto: << Ciro ha la moglie incinta e non voglio immaginare il suo stato d’animo in questi momenti >>.
Ciro Lobasso, è il comandante dell’imbarcazione che poi il 18 gennaio aveva annunciato il dissequestro dell’imbarcazione dietro una cauzione di 8300 euro. Per 5 giorni almeno il comandante Lobasso non si era mosso dal porto di Nizza, per sorvegliare e mantenere in sicurezza la sua barca e le attrezzature.
È stato solo in questo modo che è venuto alla luce l’accordo bilaterale raggiunto fra il ministro degli esteri francese Fabius e quello italiano Gentiloni, nel nuovo tracciato di mappa marina che segna i confini, se questi fortuiti incidenti non si fossero verificati c’è il caso che tutto si sarebbe concluso a nostra insaputa.
Tuttavia l’accordo raggiunto il 21 marzo 2015 era stato rettificato dai francesi ma non ancora dal Parlamento italiano, pertanto non ancora esecutivo, ciononostante i Barbanera d’oltralpe l’hanno immediatamente messo in atto.
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Immagine fonte Google