In via dell’Agricoltura un nuovo stabilimento industriale e più sicurezza idraulica
Ieri il consiglio comunale ha approvato il progetto unitario per la realizzazione di un edificio produttivo di quasi 6 mila metri. Tra le opere di urbanizzazione previste c’è il raddoppio della cassa di espansione delle acque alte del fosso Meldancione che ridurrà sensibilmente il rischio idraulico soprattutto nella frazione di Oste
Non ci può essere vero sviluppo senza sostenibilità. Per questo motivo a Montemurlo la crescita industriale è da sempre accompagnata da un forte investimento in sicurezza idraulica e ambientale. Ieri, 4 agosto, il consiglio comunale di Montemurlo ha approvato – con i voti favorevoli del Pd e Amare Montemurlo, contrari Lega e Fratelli d’Italia – il progetto unitario di via dell’Agricoltura a Bagnolo, che dà il via libera alla costruzione di un nuovo insediamento produttivo composto da quattro unità immobiliari per complessivi 5997 metri quadrati di superficie coperta e 7524 metri quadrati di superficie edificabile. Un intervento molto importante che, oltre a rispondere alle esigenze di sviluppo industriale del distretto montemurlese, porta con sé due importanti opere di urbanizzazione, che andranno a migliorare in modo significativo la sicurezza idraulica del territorio e in particolare della frazione di Oste. I soggetti attuatori dell’intervento, infatti, realizzeranno il raddoppio della cassa di espansione delle acque alte del fosso Meldancione e di quella per le acque basse tra via Parugiano di Sotto e il fosso Meldancione.
« L’approvazione del piano unitario di via dell’Agricoltura rappresenta un intervento molto importante che centra due obbiettivi. Da un lato aggiungiamo oltre 7mila metri quadrati di spazi produttivi, che vanno incontro alla sempre crescente domanda di nuovi capannoni industriali e alle esigenze di sviluppo del nostro distretto. – sottolinea il sindaco Simone Calamai – In contemporanea, dall’altro lato riusciamo a migliorare sensibilmente la sicurezza idraulica del territorio, in particolare mitigando i rischi sulla frazione di Oste».
Con il raddoppio della cassa di espansione del Meldancione, infatti, si ottiene una riduzione delle aree inondabili. La nuova opera idraulica consente di affrontare livelli di piena con ritorno duecentennale, ottenendo così il passaggio da una magnitudo, relativa al rischio idraulico, da severa a moderata in buona parte del territorio e in particolare della zona residenziale di Oste; la volontà dell’amministrazione comunale è che questa cassa possa funzionare anche per i ritorni di piena trentennali. Insieme alla cassa di espansione già esistente nella zona del Pontorto, quest‘intervento andrà a ridurre sensibilmente il rischio allagamenti a Oste. L’altra importante opera è il raddoppio della cassa di espansione per le acque basse tra via Parugiano di Sotto e il fosso Meldancione, che risponderà a esigenze più locali, poiché servirà per raccogliere le acque meteoriche provenienti dai campi posti a nord di via dell’Agricoltura. Gli attuatori dell’intervento si impegnano a cedere al Comune le arginature delle casse di espansione, mentre i terreni delle casse, che rimarranno a uso agricolo, resteranno di loro proprietà e dovranno essere gestiti secondo le indicazioni della Regione. Tra le altre opere di urbanizzazione collegate al piano unitario di via dell’Agricoltura, c’è la realizzazione di nuovi parcheggi pubblici per un totale di 300 metri quadrati di superficie, mentre in via delle Colombaie sarà realizzata “una racchetta”, cioè una sorta di rotatoria per consentire l’agevole l’inversione di marcia dei mezzi pesanti, oltre alla creazione di due accessi carrabili e due pedonali.
Anche i nuovi edifici industriali saranno eco-sostenibili, attenti al risparmio delle risorse e alla riduzione dell’inquinamento in atmosfera. Sul nuovo capannone industriale saranno installati impianti fotovoltaici, mentre negli spazi dei parcheggi privati delle aziende saranno realizzate le predisposizioni necessarie per a ricarica di veicoli elettrici, nonché aree di stallo e colonnine di ricarica di bici elettriche. Di fronte all’edificio è prevista la creazione di una grande area a verde che contribuirà a mitigare l’impatto ambientale dell’edificio, che comunque avrà un’altezza massima di 10 metri anziché di 12 come pure consentito e quindi si inserirà bene nel contesto urbano. La parte degli edifici industriali al piano terrà sarà destinata alla produzione mentre il primo piano ospiterà uffici e showroom aziendali.