Insieme possiamo, a Montemurlo nasce lo sportello psicologico per studenti e famiglie per affrontare le conseguenze della pandemia

Lo sportello di supporto psicologico è finanziato dal Comune e sarà attivato dalla prossima sia alla scuola media “” che al Liceo Brunelleschi, appoggiandosi agli sportelli di ascolto già esistenti. Il servizio, completamente gratuito, sarà aperto a tutti gli studenti residenti sul territorio, anche se frequentano altre scuola

Il progetto “Insieme possiamo” nasce dalla volontà dell’amministrazione comunale di Montemurlo di dare un supporto psicologico a tutti gli studenti, residenti nel Comune di Montemurlo, e alle loro famiglie per affrontare il momento di isolamento sociale causato dalla pandemia da Covid 19Nervosismo, ansia, paura di uscire, chiusura in sé stessi, notti passate insonni. Il Coronavirus non è solo malattia ma molto spesso nei più giovani si trasforma anche disagio psicologico. Bambini, ragazzi e famiglie hanno vissuto e continuano a vivere mesi di estrema fragilità e di instabilità, costretti a rimanere distanti dai propri coetanei e ad adattarsi a nuove modalità di fare scuola e di relazionarsi con gli altri. Il progetto, finanziato dal Comune di Montemurlo, che prenderà il via già dalla prossima settimana, si appoggerà agli sportelli di ascolto presenti all’interno dell’istituto comprensivo “Margherita Hack” (scuola media “Salvemini – La Pira) e del Liceo artistico Brunelleschi, dove operano già due psicologhe. Il servizio è completamente gratuito e per prenotare un appuntamento basterà chiamare il numero telefonico 347 9005964. Il servizio di ascolto e sostegno psicologico sarà potenziato ed esteso anche a tutti quegli studenti e alle loro famiglie che frequentano scuole fuori dal territorio comunale ( ad esempio, le superiori a Prato, Agliana, Pistoia ecc..) « Potranno richiedere sostegno tutti gli studenti dalla primaria fino alle superiori residenti a Montemurlo. – spiega l’assessore alla pubblica istruzione, Antonella Baiano– L’idea è quella di accogliere il disagio in luoghi familiari, come la scuola media, già conosciuta e frequentata dalla maggioranza degli studenti montemurlesi. Con questo progetto vogliamo fornire un luogo di primo ascolto e di riflessione che possa fare anche eventualmente da ponte con i servizi di psicologici dell’Usl, laddove ce ne fosse bisogno». La consulenza psicologica sarà svolta su tre giorni a settimana. I colloqui potranno essere svolti sia in presenza (nel rispetto delle normative anti- Covid) o in modalità a distanza, per tutti coloro che, ad esempio, si trovano in quarantena. Potranno essere formati gruppi di supporto omogenei per età e per difficoltà presentata, nel rispetto del distanziamento, oppure ancora Webinar, rivolti soprattutto alle famiglie, su temi specifici dell’adolescenza: dipendenze (da sostanze, web, gioco).Anche la preside dell’istituto comprensivo “M. Hack”, Maddalena Albano ha accolto con favore il progetto:« La relazione nei pre-adolescenti è fondamentale per imparare a distaccarsi dai genitore e sviluppare la propria personalità. I ragazzi in questo periodo hanno sofferto molto della mancanza di questa relazione diretta ed hanno trovato altre modalità di incontrarsi. I genitori segnalano con una certa preoccupazione, che molti ragazzi tendono a isolarsi o a trascorrere molte ore suoi social, ricreando la relazione con i pari su piattaforme virtuali». L’adolescenza è la fase di sviluppo “fisiologicamente instabile” e in questo periodo si rischia di avere scompensi psicologici come mostrano i dati epidemiologici:«I nostri ragazzi sono costretti a distanziarsi, cambiare le loro consuetudini, i loro ritmi di vita, il loro metodo di studio, i loro necessari scambi relazionali.- dice la psicologa Medena Masini – Tutto questo mette a dura prova la loro crescita psicologica e il loro asse di sicurezza. È importante dare loro e alle famiglie punti di riferimento per superare questo periodo».