Intervista alla ballerina Annarita Mariniello

Facciamo due chiacchiere con la giovane ballerina dell’Agro Nocerino, Annarita Mariniello. “Carissima Annarita, il ballo per te è vita, ma come hai ” acceso ” questa voglia”?

“Da piccolissima ho cominciato per praticare uno sport, successivamente per hobby e poi, dopo la scoperta della malattia, è diventato una passione e parte essenziale di me. Il ballo è formativo per la mente: scegli un obiettivo e ti metti in discussione per raggiungerlo. Per me danzare vuol dire combattere delle sfide quotidiane, con l’obbligo di vincerle”.

“Si sa che possiedi una disabilità nella deambulazione, malgrado tutto balli. C’è una tecnica che lo permette”?

“È inutile girarci intorno, nella mia situazione, ciò che mi consente di ballare, a parte i tutori, miei inseparabili compagni di vita, è la costanza negli allenamenti, sfidando anche i miei limiti, la voglia di imparare e soprattutto migliorare”.

“Sin da piccola hai questa disabilità”?

“Si, ma il destino ha voluto che conoscessi la sua identità il giorno del mio diaciassettesimo compleanno”.

“Qual è il suo nome preciso? Sappiamo che è rara”.

“È la Charcot-Marie-Tooth, una malattia degenerativa che, oltre ai nervi sensoriali, colpisce i nervi periferici del controllo del movimento degli arti inferiori e superiori ed è caratterizzata da ridotta sensibilità e atrofia dei muscoli”.

“Sei una ragazza forte, hai partecipato a gare”?

“Ci provo… Si, ho cominciato nel 2022 e da quel momento non mi sono più fermata”.

“Cosa balli, ora”?

“Danze standard (valzer lento, tango, Quick step),

Danze caraibiche (bachata, salsa cubana, Merengue),

Danze latine (rumba e cha cha cha)”.

“Parliamo del tuo futuro:  cosa ti aspetti dal domani”?

“Diciamo che la malattia mi ha insegnato a non pensare al domani ma al vivere l’oggi”.

“Hai un sogno nel cassetto”?

“Partecipare alla trasmissione che conduce Milly Carlucci: “ballando con le stelle””.

“Una domanda di deformazione professionale te la faccio: vedi una famigliola nella tua vita”?

“Intanto mi godo l’affetto dei miei cari e soprattutto l’amore dei miei nipotini poi chissà… chi vivrà vedrà”.

Non mi resta che ringraziarti e farti gli auguri per tutto!