Intitolata ad una delle madri della Costituzione la pista ciclo-pedonale sul torrente Meldancione

Si tratta di Teresa Mattei, staffetta partigiana, antifascista, sempre attenta ai problemi dell’infanzia, si deve a lei l’adozione della mimosa come simbolo della Giornata della Donna. Questa mattina la cerimonia ufficiale alla presenza del sindaco Calamai che ha ricordato il valore della memoria in un periodo caratterizzato da rinnovata intolleranza

La pista ciclo-pedonale, che corre lungo il torrente Meldoncione in zona Il Mulino, da oggi è intitolata ufficialmente a Teresa Mattei, staffetta partigiana e una delle ventuno donne che nel 1946 presero parte all’assemblea costituente, che portò alla nascita della nostra Costituzione.

Stamattina 29 giugno si è svolta la cerimonia ufficiale di inaugurazione e intitolazione del percorso pedonale,alla presenza del sindaco Simone Calamai e della giunta:« Teresa Mattei fu una partigiana, una politica ed una pedagogista di grande valore. Una donna che ha dedicato tutta la propria vita all’impegno civile. – ha detto nel suo discorsoil sindaco Calamai – Nel 1938 era stata espulsa “da tutte le scuole del Regno” perché si era rifiutata di assistere alle lezioni in difesa della razza e nel 1940, giovanissima, partecipò a Firenze alla manifestazione contro la secondo guerra mondiale. Fu staffetta partigiana nella zona della Toscana centrale e il suo contributo alla Resistenza fu fondamentale. Dedicare a Teresa Mattei questa pista significa simbolicamente ricordare tutti coloro che presero parte alla lotta diLiberazione ed è importante in questo periodo, caratterizzato da una rinnovata intolleranza, preservare il valore della memoria». Il sindaco inoltre ha ricordato Teresa come la più giovane componente dell’assemblea costituente (appena 25 anni) e il suo impegno soprattutto per la stesura dell’articolo 3 della carta costituzionale, quello cioè che tutela l’uguaglianza formale soprattutto nella parte che dice “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini”. Tra i suoi contributi a favore dei diritti delle donne anche l’introduzione della mimosa come simbolo dell’8 marzo.

Il

sindaco Calamai ha rivolto un pensiero anche all’impegno della Mattei a favore dei diritti dell’infanzia:« Teresa ha fatto tanto per i dei bambini e, alla luce dei terribili episodi di manipolazione di minori emersi in questi giorni a Reggio Emilia, mi sento ancora con più forza di ribadire che le istruzioni pubbliche devono continuare a lavorare con impegno e serietà per la tutela dei bambini e dei lori diritti».

Il sindaco Calamai ha poi ricordato che con la cerimonia di oggi si dà compimento ad una scelta fatta dalla passata amministrazione. La pista “Teresa Mattei”, infatti, mette in collegamento la pista ciclabile lungo la via Montalese con il tratto presente su via Selvavecchia e va a completare l’anello di percorsi ciclabili del parco territoriale urbano:«Questa pista è un luogo sempre molto frequentato da cittadini e sportivi per fare passeggiate e attività fisica all’aria aperta. L’impegno dell’amministrazione comunale non si esaurisce qui, ma continua per arricchire e migliorare il sistema di percorsi pedonali sul territorio, anche a tutela degli utenti deboli della strada. Proprio in zona Mulino in questi giorni sono in corso i lavori di collegamento tra la via Ricasoli e la via Selvavecchia, proprio con l’intento di migliorare gli spostamenti dei nostri concittadini nell’ambito del sistema dei percorsi ciclo-pedonali». Alla cerimonia erano presenti alcuni ciclisti dell’associazione sportiva Olimpia team di Montemurlo.

Il percorso ciclopedonale lungo il torrente Meldancione è lungo 1,2 Km -tra via Montalese e via La Querce e tra via La Querce e via Selvavecchia – ed è realizzato in stabilizzato di cava per mantenere la “naturalità” della passeggiata nel verde. Inoltre il Comune ha provveduto a sistemare anche due ponti che attraversano il torrente Meldancione, che sono stati abbelliti e messi in sicurezza attraverso il loro rivestimento con parapetti in legno e la tinteggiatura delle parti in cemento per un miglior inserimento nel contesto ambientale. I lavori del valore complessivo di 82 mila euro, sono stati promossi dal Comune di Montemurlo grazie ad uno specifico finanziamento per la riqualificazione del fosso Meldancione.