LA FOLLIA DI UN UOMO NON CONOSCE LIMITI
È accaduto ieri mattina, 5 marzo 2018, in pieno centro a Firenze, che un uomo di 65 anni, di nome Roberto Pirrone, abbia impugnato una pistola, regolarmente detenuta, ed abbia ucciso un senegalese di 54, Idy Diene. Secondo quanto è emerso, le intenzioni dell’uomo in un primo momento erano quelle del suicidio per motivi economici, ma che poi lo stesso abbia avuto un ripensamento e abbia sfogato la propria ira verso terzi, sparando a caso.
Il dramma si è consumato a pochi passi dal Parco delle Cascine, sul ponte Amerigo Vespucci, dove il corpo del 54enne senegalese, si è riverso per terra, nella parte centrale del ponte. Uditi i colpi d’arma da fuoco a dare l’allarme sono stati i dipendenti del consolato americano, e sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno provato a rianimarlo per circa 40 minuti. Ma per l’uomo non c’è stato più niente da fare.
Sul luogo dell’omicidio è intervenuto pure il pm Giuseppe Ledda per fare il punto della situazione con gli investigatori di polizia e carabinieri. Il procuratore Giuseppe Creazzo ha spiegato che Pirrone ha sparato alla prima persona che ha trovato per strada, dopo aver escluso di fare fuoco contro una mamma e i suoi bambini che ha trovato nei pressi del ponte. La polizia ha escluso che possa essersi trattato di un omicidio per motivi razziali. Ed è lo stesso Pirrone che ha affermato: «Sono uscito di casa per ammazzarmi, poi non ho avuto il coraggio. Al primo che mi è passato davanti gli ho sparato».
Secondo quanto ha affermato Pirrone, i problemi economici lo assillavano, creando continui litigi con la moglie per 30mila euro di debito e proprio per questa ragione, dopo aver escluso di togliersi la vita avrebbe preferito il carcere piuttosto che fare ritorno a casa propria.
La comunità senegalese, scossa della drammatica scomparsa per banali motivi del loro connazionale, ha reagito manifestando con un lungo corteo per le vie del centro fino ad arrivare alla sede della questura, chiedendo di sapere il motivo della morte del loro connazionale. Durante la manifestazione non sono mancati disordini causati dai manifestanti che, affranti dal dolore e dall’ira, hanno tirato giù alcune recinzioni di uno dei cantieri della tramvia, hanno rovesciato cestini, distrutto fioriere e gettato scooter in terra; chiedendo alle autorità maggiore tutela e più sicurezza anche per loro non essendo il primo caso quello successo.
La risposta del sindaco Dario Nardella non si è fatta attendere: «L’omicidio di Idy Dienec per mano di uno squilibrato, ora agli arresti, ha colpito tutta Firenze», avrebbe detto. «Comprendiamo il dolore della comunità senegalese ma la protesta violenta di questa sera in centro è inaccettabile. I violenti, di qualsiasi provenienza, vanno affidati alla giustizia».