La Liberazione sono i vaccini. Il sindaco Calamai: «Superare i vincoli dei brevetti sui vaccini. Ci salviamo tutti se salvaguardiamo la salute anche dei Paesi più poveri»
Il sindaco Simone Calamai stamani in piazza della Libertà ha festeggiato il 25 aprile alla presenza dei rappresentanti delle associazioni locali. Attenzione anche al sostegno della ripresa economica
Ancora un 25 aprile in forma ridotta a Montemurlo nel rispetto delle norme anti – contagio. In piazza della Libertà si sono ritrovati i rappresentanti delle associazioni locali e le autorità civili e militari, mentre i cittadini hanno potuto seguire la cerimonia grazie alla diretta Facebook sulla pagina del Comune. Il sindaco Simone Calamai, dopo la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti di piazza della Libertà, ha tenuto il tradizionale discorso commemorativo della Festa della Liberazione. Uno dei passaggi più significativi ha riguardato l’accesso ai vaccini: « Oggi la vera Liberazione è rappresentata dai vaccini, che devono essere a disposizione di tutti, di tutti i Paesi del mondo, anche di quelli più poveri. – ha sottolineato il sindaco Calamai – La pandemia con la sua diffusione mondiale ci mostra con estrema chiarezza che se non salviamo tutti, non possiamo pensare di mettere davvero al sicuro la salute di nessuno, a partire dalla nostra salute. Penso che la politica, soprattutto anche a livello di Unione europea, abbia il compito di lavorare per superare i vincoli dei brevetti sui vaccini, pur salvaguardando gli investimenti nella ricerca medica e farmaceutica, ma allo stesso tempo ricercando un aumento della capacità produttiva e soprattutto svincolando l’accesso alle cure e ai vaccini da mere logiche di profitto e di mercato. L’emergenza è tale per cui l’accesso alla vaccinazione del maggior numero possibile di persone non risponde solo ai principi etici di universalità, equità e uguaglianza ma anche a una precisa strategia di prevenzione».
Il sindaco ha poi anche parlato della ripresa economica e di un’ azione di rilancio e di rinnovata capacità di progettazione economica e sociale. «Il grande pericolo in questo momento è la perdita di speranza. – ha proseguito il sindaco-È compito della politica e delle istituzioni quello di stare a fianco dei cittadini in maggiore difficoltà, delle categorie economiche in crisi e lavorare per il bene di tutti, investendo in particolare sul lavoro, soprattutto dei più giovani e delle donne (categorie fortemente penalizzate da questa situazione), e sostenere con apposite risorse e attraverso un accesso agevolato al credito il mondo delle imprese». Il sindaco Calamai ha voluto rivolgere anche un pensiero ai ragazzi e ai bambini che in questi mesi hanno sofferto le conseguenze dell’isolamento e per loro ha auspicato l’impegno congiunto di istituzioni e scuola per creare nuove occasioni di socialità, e di crescita anche attraverso una didattica inclusiva. Infine, il sindaco nel suo discorso ha rinnovato la sua vicinanza ai familiari delle vittime del Covid e la propria riconoscenza a tutti coloro che da oltre un anno sono in prima linea per combattere il virus: il personale sanitario dell’ospedale Santo Stefano, i medici di medicina generale, gli infermieri, gli oss, i tecnici, il personale di servizio e tutti i volontari delle associazioni locali che in questi mesi non hanno mai smesso di lavorare per aiutare il prossimo e per affrontare le difficoltà causate dalla pandemia.