La rabbia e l’orgoglio sono la sintesi del match Fornacelle – Bagnolo

Un’avvincente gara che non ha concesso sconti a nessuno, è stata quella disputata ieri, lunedì 17 luglio 2023, allo stadio Aldo Nelli di Montemurlo tra la contrada delle Fornacelle e quella del Bagnolo. La squadra delle Fornacelle si è disposta in campo in muta bianca con l’obliqua striscia blu, mentre la formazione del Bagnolo in completo giallorosso. Ancor prima del fischio d’inizio da parte del direttore di gara, iniziavano ad incendiarsi timidi spruzzi di fumogeni colorati, prevalentemente provenienti della sezione riservata alla tifoseria ospite del Rione Bagnolo.

Anche in questo match i rigori sono stati il fulcro della gara, giacché ne hanno compromesso l’esito. Si è trattato di due tiri dagli undici metri, uno per squadra. Andando tuttavia per ordine, è d’obbligo annotare che quando le due formazioni si sono allineate al centro del campo in attesa dell’inizio della partita, dietro i sorrisi degli atleti si scorgevano velature di ansia. Si trattava di una sfida importante, valida per le qualificazioni al trentaduesimo torneo dei rioni, che nel sentimento cittadino va ben al di sopra del ruolo dilettantistico, e perciò la concentrazione dei giocatori era intensa.  

Dopo il rullo dei tamburi arriva il fischio dell’arbitro. E via, s’inizia. Si tocca la palla al centro del campo e le squadre sfoderano subito le rispettive sciabole. Plasmano le proprie doti. Si danno immediatamente battaglia con un gioco deciso, senza risparmiarsi nei contrasti e nei contatti corpo a corpo. Ciò che i giocatori stanno mettendo in campo è quello che in gergo viene definito il gioco maschio. Tocchi lunghi, tocchi corti, passaggi precisi e imprecisi, ma all’apice di tutto c’è un senso di dignità, un senso di onore; le coronarie dei ventidue atleti in campo sono intrise dalla voglia di vincere. Nell’impeto del gioco ci sono anche falli decisi, taluni rapportati del direttore di gara talaltri no, falli che fanno accendere i primi alterchi fra giocatori. Malgrado, però, un inizio partita già avvincente, gli umori da parte delle tribune rimangono piuttosto quieti, ad eccezione di qualche grido. Pare il tifo attendesse il momento giusto per poter esplodere.

Sull’onda del gioco i primi a passare in vantaggio sono i ragazzi biancoblu con un gol contestato per un sospetta fuorigioco. Alla realizzazione della rete, il Rione Fornacelle sbotta nell’esultanza, ma in un primo momento il direttore di gara fa sì che tali entusiasmi si gelino giacché era stata ravvisata una posizione irregolare da parte di un loro attaccante. Soltanto dopo un consulto con il collega a bordo campo, è stata ritenuta regolare l’azione.

La gara riparte da centrocampo, il Rione Fornacelle vola, fa gioco, si sente oramai all’altezza della competizione pur trovandosi in classifica sotto di un punto con i rivali in campo. Il mister della squadra, Davide Innocenti, chiede ai suoi ragazzi un andamento più sobrio; dall’altra parte, però, c’è una squadra che non si abbatte, la partita è ancora lunga e i giocatori sono consapevoli di avere dinanzi a loro tutto il tempo a disposizione per ribaltare il risultato.

Le tribune, intanto, insistono a rimanere piuttosto silenti, il tifo c’è ma non è quel tifo acceso come c’è stato in altre competizioni precedenti. Lo stesso vale per entrambe le panchine, specialmente quella del Rione Bagnolo, dove i due mister, Rossi e Carmagnini, continuano – nonostante il parziale risultato – ad elogiare i loro ragazzi e a dare direttive di gioco restando distintamente composti.

Le formazioni si dirigono negli spogliatoi dopo i primi 45 minuti di gioco. Quando tornano in campo per il secondo tempo, dagli spalti il tifo finalmente inizia a lasciare impronte di vita sempre più imponenti. Sono i tifosi giallorossi ad incitare la propria squadra con maggiore veemenza. Sono loro che fanno maggiore scenografia con i fumogeni, con il tifo e con il megafono. Fra l’altro in quella zona scoppia all’improvviso anche una specie di petardo che emette un fracasso non dissimile da quello di una una “bomba“. Un rumore che fa scuotere tutti quanti. Persino il gioco nel secondo tempo si fa ancora più vigoroso, quasi come se fosse stato comandato dal tifo.  

Ecco tuttavia che durante un’assalto del Bagnolo in area biancoblu, dopo un tentativo respinto sulla linea di porta, è venuta a crearsi una mischia fra tiri e rimpalli, fino a quando non è sbucato il piede di un giocatore delle Fornacelle che ha calciato la palla nella propria rete. Autogol. E dunque Uno a Uno. Dalla panchina del Rione Fornacelle si accendono allora i primi dissidi fra di loro. È chiaro che stiano respirando aria di tensione. Non si tratta di una gara amichevole, si tratta di una qualificazione e la situazione  pesa a tutti quanti nel morale.

Da quel momento, gli animi di entrambe le squadre si fanno sempre più roventi e perciò c’è maggiore grinta sul tappeto verde di gioco. La partita vale il passaggio ai quarti di finale; e l’impeto che viene messo in partita talune volte si tramuta anche in scorrettezze, ma è una cosa che fa parte del calcio questa; come fa parte del calcio che una scorrettezza si possa rivelare fatale quando si trasforma in un cacio di rigore. E così è stato. Il Rione Bagnolo, si fa aggiudicare un tiro dal dischetto per un fallo subito in area avversaria. Il calciatore si porta agli undici metri dalla porta e fissa il portiere in muta blu e striscia obliqua bianca. L’estremo difensore è posizionato sulla riga della porta e osserva il calciatore. Parte il fischio del direttore di gara, parte il tiro che finisce a segno. Il Rione Bagnolo passa così in vantaggio.

Riparte la gara dal centro del campo e il gioco si fa ancora più duro. C’è nervosismo in partita; e se anche verrebbe da insinuare che da una parte la situazione fosse sfuggita di mano, ciò non vorrebbe assolutamente significare che da quell’altra fosse stata già afferrata. E dunque è da ritenersi per certo che la partita sia tutta ancora da giocare.

A quel punto i demoni nella panchina del Rione Fornacelle si sono imbestialiti e hanno dato vita a una dura diatriba fra un giocatore della panchina ed il suo mister; un acceso diverbio che si è portato avanti sino agli spogliatoi a conclusione del match che ha mantenuto il risultato invariato (Fornacelle 1 Bagnolo 2); non prima però che il secondo rigore della partita fosse stato concesso alle Fornacelle dove avrebbe potuto pareggiare, ma che il portiere del Bagnolo, in abito verde, ha avuto l’accortezza di parare.

Un altro episodio da documentare è l’espulsione quasi in finale partita di un giocatore del Rione Bagnolo, forse per ingenuità dello stesso giocatore o forse per un fraintendimento dell’arbitro riguardo una parola detta dal calciatore.

 

 

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