La Santa Croce di Montemurlo per la prima volta sui merli della Rocca per una benedizione dall’alto di Montemurlo
Ieri, domenica 10 maggio, si è conclusa la festa patronale della Croce con il ritorno del prezioso oggetto di culto nella pieve di San Giovanni Decollato alla Rocca. Prima, però, la Croce è salita fin sui merli della Rocca. Il sindaco Simone Calamai:«Un segno di speranza e fiducia per superare tutti insieme l’emergenza»
Ieri, domenica 10 maggio, a Montemurlo si è conclusa la festa patronale con il ritorno della Santa Croce alla Pieve di san Giovanni Decollato, dopo essere rimasta per una settimana, come vuole la tradizione, nella chiesa del Sacro Cuore di Montemurlo. Una cerimonia insolita a causa delle limitazioni imposte dal Coronavirus, con l’arrivo della Croce a bordo di un furgoncino, addobbato per l’occasione, ma anche molto suggestiva, perché per la prima volta il prezioso oggetto di culto è stato portato sui merli della Rocca di Montemurlo per una speciale benedizione alla città.
Dall’alto delle mura del castello il parroco di Montemurlo Don Gianni Gasperini, accompagnato da Don Gildas della parrocchia di Bagnolo, ha rivolto la sua benedizione a tutto il territorio, volgendo la Santa Croce verso tutti i punti cardinali.
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«È stata davvero una cerimonia commovente. – ha dichiarato il sindaco Simone Calamai, che ha preso parte alla cerimonia insieme al tenente dei Carabinieri, Quintino Preite, al maresciallo Cecchetti e all’ispettore della Polizia Municipale, Stefano Grossi – In un momento difficile come quello che stiamo vivendo a causa del virus, per la prima volta la Croce sale fin sui merli della nostra amata Rocca e rivolge il suo sguardo benevolente su tutta la nostra comunità. Voglio pensare che questo rappresenti un segno di speranza e fiducia per superare tutti insieme l’emergenza. Il mio auspicio è di ritornare qui il prossimo anno tutti insieme con il cuore più leggero dalle tante preoccupazioni, che oggi attanagliano la vita di tutti noi».