La tavolozza da pittore si trasforma in un punto di ritrovo
Il giardino di arte contemporanea “Fabbriche d’arte” continua a crescere. Gli studenti del Liceo Brunelleschi sono a lavoro per completare la loro opera che riproduce gli strumenti del pittore e li trasforma in un’area relax, completa di sedute e lampioni, dove ritrovarsi e fruire pienamente dell’arte
Fervono i lavori al giardino di arte contemporanea “Fabbriche d’arte” di via Napoli a Oste, dove in questi giorni sono all’opera gli studenti del Liceo artistico “Umberto Brunelleschi” di Montemurlo, impegnanti nel completamento della loro installazione. Si tratta della riproduzione della tavolozza del pittore, un progetto realizzato da una studentessa del liceo e selezionato attraverso un concorso indetto all’interno della scuola stessa. Un’opera simbolo che si propone di mettere l’arte a disposizione della comunità, trasformando gli strumenti del mestiere degli artisti in un luogo di ritrovo e relax in mezzo alle fabbriche, come spiega Alessio Risaliti, uno degli studenti della 4E del Liceo Brunelleschi, in questi giorni al lavoro al giardino Fabbriche d’arte:« Abbiamo pensato quest’opera come un vero punto di ritrovo. Un luogo che possa essere concretamente vissuto da chi lavora nelle fabbriche qui intorno, magari come spazio per la pausa pranzo o per un momento di relax». La base dell’opera è stata realizzata in pietra di porfido ed ha la forma ogivale della tavolozza del pittore. I colori, invece, si sono trasformati in panchetti multicolori, mentre al centro della composizione svettano un pennello e due mirette, strumenti da pittore, che illumineranno l’area in orario notturno.
Questa mattina sono passati a salutare gli studenti e i loro professori, Leonardo Bossio, Simone Azzurrini e Maria Concetta Biccari, anche il sindaco Simone Calamai e l’assessore alla cultura, Giuseppe Forastiero, che hanno detto:« Siamo molto felici che il giardino Fabbriche d’arte si arricchisca con quest’opera, frutto della creatività e del lavoro degli studenti del Liceo Brunelleschi. Un modo per rendere sempre più interconnesso il mondo del lavoro con la scuola e l’arte. Le opere in mezzo alle fabbriche rappresentano, infatti, a pieno la bellezza e l’importanza del lavoro e ne nobilitano la funzione di fucina di idee, progresso e creatività. Il contributo dei giovani studenti del nostro liceo è in questo senso davvero importante».
Insieme al sindaco e all’assessore c’era anche Paolo Brachi, l’ideatore di Fabbriche d’arte e instancabile animatore del progetto.
Il percorso artistico del giardino “Fabbriche d’arte” attualmente comprende diciassette installazioni realizzate da altrettanti artisti contemporanei pratesi tra i quali anche gli studenti del liceo artistico “Umberto Brunelleschi” di Oste, che per la prima volta si sono confrontati con la progettazione e realizzazione di un’opera di arte contemporanea per uno spazio pubblico.
Il giardino “Fabbriche d’arte” è un luogo in continuo “movimento”, nel quale, a fianco alla “collezione permanente” si alterneranno installazioni temporanee e performance artistiche di vario genere. Il giardino di arte contemporanea è stato inaugurato a maggio 2019 e va a riqualificare e dare un’anima artistica e creativa ad un’ area verde di proprietà comunale, quella compresa tra via Milano e via Napoli a Oste, che fino a poco tempo fa era assolutamente anonima.
Attualmente il giardino ospita l’opera di Mauro Gazzara che ci parla dell’importanza della memoria, le sfere di Adriano Veldorale che raccontano della lotta tra bene e male, le orme dell’uomo di Leonardo Bossio che rimandano al tema della migrazione, l’opera “Genesis” di Francesco Alarico afferma l’importanza di scienza e progresso. E poi ancora ci sono la “culla spinosa” di Myriam Cappelletti, la donna unione di forma e colore di Cristina Corradi Mello, il concerto di Antonio Bruno, l’albero di Fernanda Morganti, l’armatura con il Pegaso di Loriano Aiazzi, l’irriverenza artistica di Ivano Cappelli e il suo atto notarile di acquisizione di uno spazio del giardino e il totem di legno esposto alle intemperie di Cinzio Cavallarin e la tavolozza del pittore del Liceo Brunelleschi. E poi ancora le opere di Cristina Corradi Mello, di Tamara Donati, di Raffaele Campanale, di Paolo Amerini, di Lia Pecchioli e il recente murales di Gnob (Edoardo Buccianti).